Esami di sera, si parte martedì 16 aprile
BELLUNO. Partirà dal 16 aprile la possibilità di sottoporsi ad esami radiologici anche in orario serale all’ospedale San Martino di Belluno. Le prestazioni saranno erogate nelle serate di martedì, mercoledì e giovedì dalle 20 alle 22. L’iniziativa, messa in campo dall’Usl n. 1 su input della Regione per limitare le liste d’attesa, riguarderà soltanto le risonanze magnetiche, «uno degli esami ad oggi con maggiore criticità per quanto riguarda le attese», precisa il direttore dell’unità operativa di radiologia di Belluno, Paolo D’Andrea.
Ad oggi l’agenda delle prenotazioni serali è al completo fino a giugno. Un medico e un tecnico del reparto in queste tre giornate quindi allungheranno, come da accordi con l’azienda sanitaria, il proprio turno di lavoro di due ore passando quindi dall’orario normale 14-20 a 14-22. Le ore in eccedenza saranno poi recuperate: infatti, non sono state previste risorse aggiuntive per questa sperimentazione. Qualche problema potrebbe presentarsi in estate con le ferie dei dipendenti, senza contare le eventuali malattie o maternità che potrebbero aggiungersi in corso d’opera. A quel punto potrebbe diventare critico garantire la prestazione.
In quelle due ore serali, dalle 20 alle 22, sono previste circa quattro prestazioni in media, visto che per ogni risonanza è necessaria mezz’ora. «Nelle ore serali saranno eseguite però soltanto risonanze magnetiche semplici, senza mezzi di contrasto, visto che il personale è ridotto e ci potrebbero essere reazioni allergiche in caso di utilizzo di sostanze di contrasto», precisa il primario.
La sperimentazione ad oggi non ha un limite temporale «ma sarà adattata in base alle esigenze che emergeranno di volta in volta», prosegue D’Andrea che evidenzia come, alla base del contenimento delle liste d’attesa «è stato appurato non c’è più l’aumento dell’offerta, ma l’appropriatezza delle prescrizioni e delle prestazioni».
All’ospedale di Belluno confluiranno tutti i pazienti dell’intero territorio dell’Usl n. 1 dal Cadore al Comelico, dall’Alpago alla Valbelluna «visto che soltanto qui, con la nostra apparecchiatura a campo elevato, è possibile eseguire qualsiasi tipo di indagine, mentre nelle altre strutture ospedaliere della nostra azienda come Agordo e Cortina il macchinario può fare soltanto studi su parti del corpo».
Ad operare saranno un medico e un tecnico: l’esame sarà eseguito dal tecnico, mentre il medico sarà a disposizione per la gestione dell’esame.
La prenotazione di questi esami in “notturna” rientra nell’agenda del Cup, non ci sono vie preferenziali per finire in questa fascia oraria.
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