Esce dal Pronto soccorso e muore a casa sua
Dimesso dal Pronto soccorso, muore a casa. Tragedia ieri mattina, alle Ronce, sopra Castion. Un pensionato di 62 anni ha perso la vita per cause naturali e non è bastato l’intervento dell’ambulanza del 118. Erano le 7.25, quando a Elvi Sandon è stato fatale un attacco cardiaco. I sanitari hanno cercato di rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare e al medico legale non è rimasto che constatare il decesso e avvertire il magistrato di turno. Poco meno che scontata l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo.
Sul posto, anche i carabinieri della stazione di Ponte nella Alpi, che stanno indagando su quanto è accaduto. Secondo una prima ricostruzione, Sandon aveva accusato un malore alcune ore prima ed era andato al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino, dove i medici l’hanno sottoposto a tutta una serie di esami, arrivando alla conclusione che non c’erano buoni motivi per trattenerlo in osservazione o per ricoverarlo nel reparto di competenza. Quando è tornato a casa, Sandon si è accasciato ed è deceduto.
Gli accertamenti sono ancora in corso e mirano a stabilire se sia stato fatto tutto il possibile per salvargli la vita. Sandoni risultava in buona salute, al di là di un ricovero all’ospedale di qualche tempo fa.
La notizia della sua morte ha provocato una grande emozione in tutta la zona e Flavio Dal Farra, titolare della ditta di scavi e movimento terra e suo datore di lavoro, l’ha ricordato sul suo profilo Facebook: «La vita è piena di imprevisti. Come quelli che tu, caro Elvi, eri abituato ad affrontare ogni giorno sul tuo lavoro per ben 30 anni. Salivi e scendevi con il tuo Euromach su qualsiasi pendio, nulla ti fermava. Ora la salita più grande spetta alla tua famiglia a cui ci stringiamo forte. Buon viaggio Elvi. Riposa in pace da Flavio, la sua famiglia e la sua squadra».
Elvi Sandon avrebbe compiuto 63 anni in ottobre: «Ha operato con noi per qualcosa come 35 anni ed è sempre stato un grande lavoratore», ricorda Dal Farra, «era in pensione da un anno e credo di poter dire che godeva di buona salute. Non posso pensare al fatto che non sia più con noi. Era una persona molto conosciuta e apprezzata. Non vorrei che, in quello che è successo, abbia pesato il fatto che viveva in un posto molto bello dal punto di vista naturalistico, ma un po’ fuori mano». Lascia la moglie e una figlia. —
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