Esce dall’ospedale e muore nella sua casa ora si farà l’autopsia
BELLUNO. Disposta l’autopsia sulla salma di Sandon. Sarà l’esame autoptico a chiarire le cause del decesso del pensionato delle Ronce. La famiglia del 62enne, ex dipendente di una ditta bellunese di scavi e movimento terra, ha presentato un esposto in Procura della Repubblica, nella quale chiede questo tipo di accertamento, nel frattempo si è affidata a un avvocato di fiducia. Fino a quando non arriverà il nulla osta, non sarà possibile celebrare i funerali, nella chiesa di Visome.
Elvi Sandon era cardiopatico e questa è la premessa dalla quale bisogna partire. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, domenica mattina, verso le 4, si è rivolto al Pronto soccorso del San Martino, perché si sentiva male: accusava un dolore dietro la scapola sinistra. Dopo una serie di esami è stato dimesso e, a distanza di un paio d’ore, è deceduto per arresto cardiaco. Infarto è stata la diagnosi del medico legale che, dopo aver constatato il decesso, ha avvertito il magistrato di turno. La moglie Francesca lamenta il fatto che al marito non sia stato fatto perlomeno un elettrocardiogramma.
In Procura c’è un fascicolo aperto per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, come succede sempre in casi del genere. Finiranno nel registro degli indagati medici e sanitari, che a vario titolo si sono occupati di Sandon e hanno deciso di mandarlo a casa, invece di tenerlo in osservazione. In ospedale, è stata avviata un’indagine interna da parte della direzione generale dell’Usl, per stabilire se qualcuno possa avere delle responsabilità in quello che è accaduto e se sia stato fatto tutto quello che bisognava fare.
La famiglia ha affidato al legale le sue impressioni, in un momento di grande dolore, tanto più per un evento inatteso: «Attendiamo di conoscere l’esito degli accertamenti medici, per avere la certezza di quello che è accaduto, dopo di che prenderemo le necessarie iniziative». —
Gigi Sosso
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