Esce un verme dal rubinetto è protesta per l’acqua ad Andraz

Livinallongo. L’episodio è avvenuto al condominio Lagazuoi, si tratterebbe di una “larva di sorgente” I residenti della frazione tornano a puntare il dito sull’allacciamento delle condotte al Rio Greola

LIVINALLONGO. Esce un “verme” dal rubinetto di Andraz. La denuncia la fa un amministratore di condomino: «Beviamo ancora l’acqua del torrente».

Ancora problemi sull’acquedotto della frazione di Andraz. Questa primavera i residenti avevano fatto sentire con forza la loro voce nei confronti di Bim Gsp e Comune in quanto nelle tubature veniva ancora immessa l’acqua del Rio Greola. Operazione questa che viene effettuata da anni per sopperire ai cornici problemi di approvigionamento durante i mesi freddi. Nonostante fossimo ormai quasi in estate, nessuno aveva provveduto a ricollegare le vasche che raccolgono l’acqua dalla fontana naturale. Più che legittime quindi le invettive dei frazionisti che dicevano: «L’acqua la paghiamo come tutti gli altri. Perché dobbiamo pagare quella che viene dal torrente?»

Ora, passati alcuni mesi, sembra che ad Andraz poco o niente sia cambiato. O almeno così sembra dopo la brutta sorpresa che si è trovato davanti un residente che vive nel condominio Lagazuoi. Quando ha aperto la spina dell’acqua da questa è fuoriuscito una sorta di “verme” sottilissimo e filiforme. Immaginabile lo stupore ed anche un certo ribrezzo da parte dell’utente che ha preso la macchina fotografica per documentare l’accaduto.

«Immagino si tratti di quella che qui chiamiamo in ladino le “beándole”», spiega l’amministratore del condominio, Piertomaso Denicolò, al quale il condomino ha girato la segnalazione. Le “beándole”, in italiano “larve delle sorgenti”, sono dei parassiti della famiglia dei nematomorfi. Hanno un corpo filamentoso e non segmentato e dimensioni che possono superare il metro in lunghezza con diametro di 1-3 mm. I vermi adulti vivono liberi in ambienti d’acqua dolce.

A causa delle loro dimensioni, gli adulti che vivono negli ambienti dulciacquicoli, destinati al rifornimento d’acqua potabile, possono attraversare gli impianti di depurazione e viaggiare fino a raggiungere i rubinetti. La loro presenza non è però segno di inquinamento ed essi non sono pericolosi per la salute. In caso di ingestione l’organismo tende a vomitarli e comunque non mostrano adattamenti per una possibile infestazione.

Ciò non toglie che non sia perlomeno fastidioso vederseli uscire dalla spina dell’acqua. Tanto più quando si ha il dubbio che questa non provenga da una fonte, dove può essere controllata, come succede ad Andraz. zPer tutta l’estate - denuncia Denicolò - ci sono stati problemi di approvigionamento idrico. E dopo questo fatto mi viene il dubbio nelle vasche venga ancora deviata l’acqua del torrente».

Infine conclude sconsolato: «Dovremo preparaci ad un altro inverno senz’acqua, con i tubi ghiacciati e costretti a bere acqua di torrente?»

Lorenzo Soratroi

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