Esclusive casere di lusso con tutti i comfort. L’Alpago si getta nel turismo stile eremitaggio
ALPAGO. Esclusive casere luxury in Alpago per accogliere i turisti più esigenti. Cornolera, Pian Grand, Degnona, Cal de mez: sono questi i luoghi della Conca che, nel territorio del Comune di Chies, danno il nome alle strutture di montagna ristrutturate e trasformate dai proprietari in autentiche casere di lusso a beneficio dello sviluppo e della promozione turistica del territorio alpagoto.
Un’iniziativa correlata a un progetto agrituristico di cura e valorizzazione della montagna e della sua agricoltura, messo in evidenza anche sul sito del Gal 2 Prealpi e Dolomiti, dove queste strutture esclusive sono descritte e promosse, insieme al territorio che le ospita e alle sue numerose attrattive.
Al verde e alla tranquillità, molto richiesti in questo periodo, in queste location si aggiunge la possibilità di disporre infatti di arredamenti particolari e di vari comfort come wi-fi, sauna, vasca idromassaggio, area relax.
«E tanto altro ancora», afferma Denis Fabbro, che si occupa del progetto e dell’impresa, «grazie alle casere, non vogliamo solo raccontare la storia e le bellezze di questo territorio, ma vogliamo che ogni ospite scriva la sua storia. A maggior ragione dopo lo scoppio della pandemia», aggiunge, «siamo ripartiti molto bene; non appena hanno dato il via per spostarsi da regione a regione, il telefono ha iniziato a squillare. Al momento, la stragrande maggioranza delle prenotazioni arriva dal Veneto, ma riceviamo anche ospiti dalla Lombardia e dal Friuli Venezia Giulia. E anche qualche segnale dall’estero c’è. Le nostre non sono semplici dimore, ma vere e proprie casere panoramiche, completamente ristrutturate. Ora molti vanno alla ricerca proprio di queste caratteristiche».
Insomma l’emergenza cambia gli stili di vita e attualmente spinge molte persone a preferire alle mete affollate questi eremi naturali ed esclusivi per la loro vacanza.
«Prima della quarantena, chi veniva a trovarci chiedeva un po’ di tutto: escursioni, posti da vedere, gite in montagna o al lago», commenta Fabbro, «adesso no, anzi direi il contrario: molti cercano relax, vogliono staccare la spina dal mondo, godersi un breve periodo al riparo dallo stress, senza alcun contatto con chicchessia».
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