«Esempi di eroismo e speranza»

Sedico. È il messaggio uscito dalla cerimonia per la strage del Ponte San Felice

SEDICO. «Nel difficile momento di fragilità sociale, politica ed economica, nel senso di incertezza, che l’Italia sta attraversando», ricordare la storia significa «ricordare esempi di eroismo, forza, speranza, che hanno animato non solo i partigiani, ma l’intera comunità».

È un messaggio di speranza e insieme un invito al dovere di responsabilità quello del segretario generale della Cisl di Belluno, Anna Orsini, nella cerimonia di commemorazione con cui domenica il comune di Trichiana e il comune di Sedico hanno ricordato il sacrificio degli 11 giovani partigiani che persero la vita nell’agguato teso da una pattuglia tedesca nella notte tra il 14 e il 15 luglio 1944.

La cerimonia, accompagnata dal corpo musicale comunale di Sedico e organizzata con la collaborazione di Anpi, Fvl e Istituto storico bellunese della Resistenza, ha visto la corona lasciata cadere dal Ponte di San Felice allontanarsi trasportata dalle acque del Piave, prima della deposizione di una corona sul monumento alle undici vittime: Alfonso Bogo, Ermenegildo Bogo, Emilio Bortot, Enrico Dal Farra, Giovanni Dal Farra, Graziano Dal Farra, Samuele De Salvador, Vittorino Fenti, Aldo Praloran, Sebastiano Reolon, Vittorio Tormen.

«La vita di una comunità ha bisogno di fatti, leggi buone, comportamenti onesti e riti per ritrovare le proprie radici», ha continuato ancora al segretaria della Cisl, ricordando l’attualità dei valori per cui i giovani partigiani hanno lottato e perso la vita: democrazia, libertà, pluralismo, uguaglianza, lavoro, che sono alla base della Costituzione italiana.

Tra le eredità della Resistenza, c’è anche quella che il sindaco di Trichiana, Moro ha definito «una felice convergenza di posizioni», e che il segretario della Cisl ha richiamato per la capacità di andare oltre i contrasti.

La cerimonia, partecipata nonostante la pioggia, è stata occasione per «richiamare tutti a un aumentato impegno civile», come ha sottolineato il sindaco di Sedico, Giovanni Piccoli, che ha aperto la cerimonia insieme al sindaco di Trichiana Giorgio Cavallet, invitando a «mettere da parte ogni laccio e lacciuolo per programmare un futuro in cui vi siano possibilità per tutti».

La commemorazione è proseguita con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai Fratelli Salce in piazza Martiri a Bribano, per rinnovare il ricordo e l’invito a impegnarsi a «mantenere un senso di appartenenza, difendere i diritti e promuovere i doveri».

Elisa Di Benedetto

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