Esilio, Franceschi fa ricorso in appello
CORTINA. Si conoscerà entro il 20 settembre la decisione sull’esilio di Andrea Franceschi. Come annunciato nei giorni scorsi, i legali del sindaco di Cortina, Antonio Prade e Gaetano Pecorella, hanno depositato ieri il ricorso in appello al tribunale per l’appello delle misure cautelari di Venezia, nella speranza che Franceschi possa tornare a vivere nella sua casa di Cortina e quindi a muoversi e a lavorare in paese. Per far cadere i motivi del divieto di dimora, cioè il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, l’amministrazione comunale di Cortina ha delegato da tempo alla Provincia tutta la gestione degli appalti. In mano al municipio ampezzano restano, però, gli appalti per opere di valore inferiore ai 40 mila euro e per questo motivo il gip del tribunale di Belluno, nell’udienza del 13 agosto, ha rigettato la richiesta di revoca della misura restrittiva.
Come recita una nota stampa diffusa ieri: «L'appello è stato redatto dal professor Gaetano Pecorella e dall'avvocato Antonio Prade con la collaborazione di professionisti e docenti di diritto amministrativo e richiama puntualmente tutte le normative comunitarie, del codice degli appalti pubblici e del codice dei contratti, chiarendo punto su punto i dubbi espressi dal gip. Dal ricorso si evince che è proprio la legge ad indicare la soglia dei 40.000 euro come il limite sotto il quale non e' consentita una gara di appalto, prevedendo, però, un sistema di controllo e verifica da parte del segretario comunale - cioè il rappresentante dello Stato in seno al Comune - che mette al riparo da eventuali irregolarità. Una legge che è valida, ovviamente, per tutti i sindaci d'Italia».
L'udienza dovrebbe essere fissata al massimo entro 20 giorni a partire da oggi, cioè tra il 15 e il 20 agosto.
Nel frattempo, proprio ieri sono arrivate agli interessati le convocazioni per l’udienza preliminare nella quale si deciderà se mandare o meno a processo Franceschi e gli altri indagati nelle vicende dell’appalto dei rifiuti e degli autovelox. L’udienza preliminare è stata fissata per l’8 ottobre, ma sembra già chiaro che non basterà e si dovrà fissare un secondo incontro con il gup.
Tra le persone che hanno ricevuto la notifica ieri, infatti, mancano all’appello Stefania Zangrando, membro della commissione edilizia comunale (avvocato Massimo Montino) e il segretario comunale Agostino Battaglia, ma si tratta solo di un problema legato alla notifica dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari, che farà slittare l’udienza preliminare, almeno per la Zangrando.
Per una questione di tempi, infatti, nell’udienza preliminare dell’8 ottobre si inizieranno ad esaminare le posizioni di Franceschi, gli assessori Enrico Pompanin (Conte e Rasera Berna) e Stefano Verocai (Prade, Montino), l’ex assessore Luca Alfonsi (Dal Maso), l’imprenditore Teodoro Sartori e il vigile Alessandro Di Leo (Zaglio). Successivamente entreranno in scena anche Zangrando e Battaglia.
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