Esperto alpinista e imprenditore scivola e muore sul Civetta
Ted Atkins, sessantenne con un passato nella Royal Air Force, viveva ad Alleghe. Nel suo curriculum anche l’Everest. Ore di accertamenti per identificarlo
Un piede in fallo e precipita per un centinaio di metri: giù dalla parte attrezzata del sentiero Tivan, fin sul ghiaione. Senza scampo. Senza ritorno.
Ian Edward Atkins, “Ted”, inglese di Newcastle, residente ad Alleghe, aveva 60 anni, compiuti l’11 agosto scorso: ha perso la vita a 2.300 metri di quota, all’ombra della Civetta, lui che era stato sull’Himalaya con il primo team Raf, lui che aveva brevettato e che produceva le maschere per l’ossigeno usate dagli alpinisti proprio per salire gli ottomila, fondatore della Topout Oxygeneering che le produce.
Sentiero numero 557, quota 2.300 sul Civetta: erano le 11 più o meno quando una escursionista ha visto un corpo venire giù e ha dato l’allarme al 118. Venti, trenta metri di sentiero attrezzato, il Tivan, noto perché permette di approcciare alla via normale di salita alla Civetta, passando dal Rifugio Sonino al Coldai.
Da lì si aprono i versanti orientali delle Rocchette e della Grande Civetta con i suoi torrioni settentrionali: lo spettacolo delle Dolomiti aveva affascinato Ted Atkins che aveva deciso di vivere sulle rive del lago di Alleghe. Tre anni fa aveva acquistato una villa sulla costa Balvini, inaugurata a fine 2017, rapito dagli scenari mozzafiato di queste montagne fotografati dalle finestre all’alba o sulle cascate di ghiaccio.
C’è anche un po’ di roccia lungo il Tivàn, un tratto è attrezzato con una cordicella di acciaio: una ventina, una trentina di metri al massimo, così ci si tiene, se il piede scivola su quelle rocce un po’ “unte” secondo chi le frequenta.
Proprio una scivolata sarebbe all’origine della tragedia di ieri che ha coinvolto l’esperto alpinista. È stato l’elicottero dell’Aiut Alpin di Bolzano a individuare il corpo di Ted Atkins sotto il precipizio: morto sul colpo secondo il personale sanitario intervenuto.
La salma è stata recuperata e trasportata a Campo di Forno di Zoldo, dove attendevano personale del Soccorso alpino Val di Zoldo, pronto a intervenire in caso di supporto, e il carro funebre. E sono iniziati gli accertamenti per stabilire l’identità dell’uomo precipitato: Atkins infatti non aveva con sé i documenti. Solo le chiavi di un’auto addosso. Lunghissimo il lavoro dei carabinieri di Forno di Zoldo che hanno dovuto dare un nome a quel corpo. Con il mazzo di chiavi si è cercata l’auto nel parcheggio di Palafavera: ma non scattava alcuna serratura elettronica. Solo a tarda sera c’è stata la certezza che si trattasse di Ted Atkins, britannico residente ad Alleghe con la famiglia, la moglie Shona, scozzese, e un figlio Lewis. La famiglia era molto conosciuta, benché riservata: lo stesso Ian Edward spesso si assentava per lavoro o per seguire la vita del suo brevetto.
Un personaggio conosciuto, Ted, anche da Wikipedia che ne traccia tutta la vita: 33 anni di servizio della Royal Air Force prima come ufficiale di ingegneria. Ha lavorato su Nimrod, Tornado e come capo ingegnere per gli elicotteri Sea King Search and Rescue. Tra i lavori di ingegneria è stato lo staff officer Raf Mountain Rescue Service, responsabile delle squadre in Scozia.Con questo ruolo ha preso la prima squadra della Raf per scalare l’Everest nel 2001. Poi il brevetto delle maschere dell’ossigeno non solo d’alta quota. La Topout. E Alleghe: «Monte Pello behind. I love living (here)» è la sua didascalia alla foto che lo ritrae nella cabina degli impianti Ski Civetta.
«Amo vivere qui». —
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