Esperto di oceani muore a 65 anni, viveva a Bologna

SOVRAMONTE. Abituato a solcare i mari di tutto il mondo, non aveva mai dimenticato le sue montagne. La scomparsa di Giovanni Bortoluzzi, originario di Soverzene e residente da anni a Bologna, ha...

SOVRAMONTE. Abituato a solcare i mari di tutto il mondo, non aveva mai dimenticato le sue montagne. La scomparsa di Giovanni Bortoluzzi, originario di Soverzene e residente da anni a Bologna, ha lasciato sgomento tutto il mondo scientifico tanto che alla sede bolognese dell’Ismar, l’Istituto di scienze marine che fa parte del Cnr, sono arrivati telegrammi da tutto il mondo.

Bortoluzzi è morto lunedì sera nel suo ufficio di Bologna dopo un’intensa giornata di lavoro. In mattinata era stato in Adriatico, dove aveva passato la giornata a riposizionare una boa. Nel pomeriggio era poi passato in ufficio, dove aveva lavorato fino a tarda sera. La moglie, preoccupata per il suo mancato rientro, ha lanciato l’allarme ma per Bortoluzzi non c’è stato nulla da fare. Aveva 65 anni.

I suoi colleghi lo definiscono come una persona «eccezionale, unica, difficilmente sostituibile». Originario del Bellunese, da molti anni lavorava a Bologna per il Cnr. Esperto di oceanografia e nel trattamento dei dati, il suo valore era riconosciuto in tutto il mondo.

I fondali marini del Mediterraneo non avevano segreti per lui, che aveva solcato gli oceani della terra per seguire la sua passione: conoscere il mare e i suoi segreti. «Era sempre pronto a proporre nuove attività, migliorie in ciò che si stava facendo, e sviluppi ulteriori» ricorda Fabio Trincardi, direttore dell’Ismar, che lo aveva conosciuto tanti anni prima durante una scalata in montagna, «faceva molto in prima persona e sempre con grandissimo impegno».

Il ricercatore, che a novembre sarebbe partito per una nuova ricerca nel Mar Rosso, continuava ad arrampicare ma è stato fermato da un malore nel suo ufficio. I funerali si terranno sabato a Bologna e anche all’Ismar è previsto un momento di commiato.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi