Estate nera per il turismo in val di Zoldo

La pioggia ha tenuto lontano gli escursionisti ma le tante iniziative in programma faranno da calamita
Sagra di Mareson di Zoldo
Sagra di Mareson di Zoldo

ZOLDO. Un’estate nera per il turismo in valle di Zoldo: non resta che sperare nell’ultimo scorcio di stagione.

«Finora - spiega Valerio Costa del bar Sport la Otada di Pecol - è stata un’estate tutta da dimenticare, come l’inverno scorso. Un periodo davvero negativo che ha messo a dura prova le finanze degli operatori turistici. Tutta questa pioggia e le basse temperature hanno tenuto lontano i turisti. E, poi, c’è da considerare la crisi. Speriamo che le schiarite di queste ore, dopo che in quota è arrivata perfino la neve, siano di buon auspicio per il proseguo della stagione».

Il brutto tempo e le previsioni continue di maltempo hanno bloccato le prenotazioni. La ricettività ne ha risentito e nemmeno Ferragosto ha avuto il tutto esaurito.

Ma gli operatori turistici non si sono lasciati scoraggiare e hanno presentato un calendario di manifestazioni molto ricco che ha occupato le giornata attorno al Ferragosto, da Fornesighe in musica, alla mostra fotogarfica di Zoppè di cadore, ai film di vita alpina, ai concerti nelle chiese, agli incontri con gli autori.

Inoltre ci sono state la settimana verde del bambino, le Pramperiadi, le notti bianche, Gironzoldando, il mercatino dell’artigianato locale e tante altre iniziative che continueranno ad animare l’estate in valle di Zoldo.

La mattina del giorno di Ferragosto, l’acqua a catinelle e la neve sopra la testa (a 2500 metri di altezza) hanno fatto riempire bar e ristoranti, mentre sono mancate le escursioni in montagna. Chi è in ferie si è rifatto sabato e ieri, soprattutto ieri con una splendida giornata di sole, poche nuvole solo in quota e temperature migliori dei giorni scorsi anche se ancora piuttosto basse per questo periodo.

Ad animare la valle negli ultimi giorni ci sono state le sagre, in particolare quella di Pecol e di Bragarezza. Venerdì a Pecol l’hanno fatta da padrone i giochi per i bambini e i giochi di una volta. In un angolo sotto il tendone era posizionato il made in Zoldo con l’artigianato locale; c’era anche un artigiano zoldano per la vendita di attrezzi antichi funzionanti.

Sempre affollate le tavolate con i piatti tipici della tradizione culinaria locale.

Altra sagra da ricordare quella di san Rocco a Bragarezza: anche in questo caso ci sono state molte attività dedicate ai bambini, e la cucina tipica.

Le manifestazioni continuano; ieri c’è stata la fiera di Mareson, nei prossimi giorni la festa della montagna con l’accensione del pojat, il teatro a Zoppè, la settimana verde del bambino, la Transpelmo, gara di corsa intorno al Pelmo.

Mario Agostini

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