Estorsione e falso ai danni dell’agriturismo De Bertoldi

Severino Toneatto è a processo per aver registrato un contratto verbale mai concordato e per le minacce rivolte ai proprietari del terreno
Di Irene Aliprandi

BELLUNO. Estorsione e falso in atto pubblico. Sono queste le accuse a carico di Severino Toneatto, che avrebbe cercato di ottenere con le minacce l’uso gratuito di alcuni terreni di proprietà dell’Agriturismo De Bertoldi, per il pascolo e il ricovero dei suoi tre cavalli. L’imputato è irreperibile dall’estate scorsa e nell’udienza di ieri davanti al giudice Antonella Coniglio, pm Sandra Rossi, la sezione di pg dei carabinieri è stata incaricata di cercare l’uomo per il recapito della notifica e il processo è stato rinviato al 3 ottobre.

I fatti contestati a Toneatto risalgono al 2012, al termine di un periodo in cui l’imputato era stato ospite dei De Bertoldi (le parti offese sono Luisa Della Bernardina e il marito Giovanni De Bertoldi con l’avvocato Francesco Rasera Berna). Toneatto pretese che i suoi tre cavalli rimanessero al pascolo e a dimora all’interno del recinto dell’agriturismo e quando i proprietari si opposero li minacciò di far valere il contratto verbale depositato all’agenzia delle entrate.

Toneatto, infatti, è accusato di aver dichiarato il falso, affermando all’agenzia delle entrate l’esistenza di un contratto agricolo non scritto, stipulato verbalmente con i De Bertoldi, con vincolo ventennale e per la somma simbolica di 20 euro all’anno. I proprietari dell’agriturismo vennero a conoscenza del falso contratto abbastanza casualmente, in seguito ad una comunicazione dell’agenzia delle entrate, alla quale smentirono di aver mai concluso un accordo con Toneatto e anzi, affermarono di essere totalmente contrari a concedere ancora i loro terreni all’ex ospite.

A quel punto scattò la denuncia con le conseguenti indagini della procura della Repubblica di Belluno, indagini che hanno portato alle due accuse di estorsione e falso in atto pubblico nei confronti di Toneatto.

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