Esuberi Acc Wanbao i sindacati si appellano alle imprese locali
mel
«Invitiamo le imprese a partecipare il 16 luglio al Consiglio di sorveglianza, nel municipio di Mel, per discutere tutti insieme della situazione dell’Acc Wanbao. A quel tavolo abbiamo trovato la soluzione a tanti problemi di questa impresa».
L’appello alle aziende bellunesi, perché si facciano avanti e assumano i 90 dipendenti dello stabilimento metalmeccanico di Mel che da settembre rischiano di essere licenziati, arriva dai sindacati di categoria.
Dopo la lettera del sindaco Stefano Cesa, in qualità di presidente del Consiglio di sorveglianza socio istituzionale, all’intero tessuto economico, inviata la settimana scorsa agli imprenditori, le parti sociali scendono nuovamente in campo per sensibilizzare il territorio.
«Non riusciamo a capire come mai, in un momento in cui si torna ad assumere anche nel metalmeccanico, si preferisca chiamare gente da fuori, piuttosto che prendere professionalità come quelle dell’Acc», precisa Luciano Zaurito della Uilm.
A dargli man forte anche il segretario della Fiom Cgil, Luca Zuccolotto. «Facciamo appello al territorio», precisa, «perché ci aiuti a trovare un lavoro per la novantina di dipendenti della Wanbao, così da permetterci di partire a settembre, quando scadranno tutti gli ammortizzatori sociali, senza alcun esubero. La data per fare il punto con l’azienda e capire se è arrivata qualche disponibilità dal territorio ad assumere sarà mercoledì: speriamo che per allora qualcuno si faccia avanti perché dal 18 luglio partirà la procedura di licenziamento. Cosa che vorremmo evitare», sottolinea ancora Zuccolotto. Che aggiunge: «Tutti ce la stanno mettendo tutta per evitare questi licenziamenti, se anche le imprese facessero la loro parte le soluzioni sarebbero immediate».
I sindacati, insieme ai lavoratori, sono preoccupati per questo silenzio della provincia. «Non riusciamo a capire perché non si stia muovendo niente fino ad oggi. Eppure», sottolinea ancora Zaurito, «se riusciamo a superare questa crisi che si trascina da anni, in provincia non ne avremo altre, visto che il comparto sta andando bene. Perché allora non si vuol dare una mano?». —
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