Esuberi, non c’è l’intesa all’Acc ora si licenzia
MEL. Nessun accordo sugli esuberi e sull’orario ridotto a sei ore per tutto lo stabilimento. «Martedì la proprietà dell’Acc Wanbao di Mel invierà la comunicazione alle rsu e ai sindacati per l’apertura della procedura di licenziamento collettivo», annunciano i sindacati. Un atto dovuto a 75 giorni di distanza dalla conclusione della cassa straordinaria prevista per il 30 settembre. Una novantina i lavoratori che dovranno uscire dallo stabilimento a partire dal primo ottobre. Ieri si è svolto l’incontro tra parti sindacali e vertici aziendali per cercare un accordo proprio per la gestione degli esuberi.
Da un lato il sindacato chiedeva di portare tutti i lavoratori a sei ore riducendo così anche il loro salario. Un sacrificio necessario per azzerare quei 90 lavoratori che l’azienda reputa in più per l’attuale flusso del mercato. Dall’altro la Wanbao che non si è sentita di portare tutti a sei ore, lasciando quindi comunque sul tavolo 30 esuberi. A questo punto l’accordo per l’orario e il salario ridotto è saltato. Venerdì ci saranno le assemblee con i lavoratori indette della rsu. E in quella occasione non è escluso che venga anche organizzata una manifestazione di protesta contro il licenziamento collettivo. Ma la speranza è che in questi 75 giorni prima del licenziamento vero e proprio, qualche lavoratore possa farsi avanti per uscire volontariamente, aprendo la possibilità alla ripresa della trattativa.
Intanto, lunedì si svolgerà il consiglio di sorveglianza socio-istituzionale a Mel per decidere cosa fare per l’Acc Wanbao, anche se l’appello lanciato da sindaci, assessore regionale Donazzan e sindacati alle imprese bellunesi per collocare parte dei 90 esuberi è caduto nel vuoto. —
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