Evade dalla Dumia perché preferisce andare in carcere

Il veneziano arrestato mercoledì patteggia otto mesi di reclusione, a suo carico precedenti per rapina

FELTRE. Meglio il sole a scacchi. Evade dalla comunità di recupero Dumia, per tornare in carcere a Venezia: catturato, patteggia otto mesi di reclusione per direttissima. I carabinieri di Feltre hanno trovato il trentacinquenne veneziano Francesco Costantini alla stazione ferroviaria, mentre dopo un breve inseguimento sui binari stava cercando di salire su un treno regionale per Padova: la via più breve per la Laguna, senza passare per Belluno. Nella struttura di via Volturno, l’uomo che ha problemi di tossicodipendenza era agli arresti domiciliari per rapina e altri delitti contro il patrimonio.

Ma ad ascoltare il suo difensore d’ufficio Roberto Pregaglia non era tagliato per la vita in comunità terapeutica: preferiva la galera, magari vicino a casa. E allora martedì ecco l’evasione, accompagnata al tentativo di avvicinarsi il più possibile a casa. Dopo la segnalazione effettuata dai responsabili della comunità terapeutica, i militari capitanati da Angelo La Chimia hanno fatto scattare le ricerche, mettendo in campo diverse pattuglie. Un notevole sforzo operativo, reso necessario dal fatto che l’uomo era considerato un pericolo per la collettività, visti i suoi precedenti penali.

Mercoledì pomeriggio la cattura e ieri mattina la direttissima, al terzo piano del Tribunale di Belluno, di fronte al giudice Vincenzo Sgubbi. L’udienza è durata diversi minuti e si è conclusa con il patteggiamento concordato con il pubblico ministero Simone Marcon: otto mesi di reclusione, il minimo possibile. Questo significa che la misura cautelare degli arresti domicilairi verrà revocata per diventare detenzione in carcere. Quello che voleva l’uomo, anche se la sua posizione è peggiorata, dovendo aggiungere alla condanna da scontare questi ulteriori otto mesi.

Gigi Sosso

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