«Eventi di questo tipo sono possibili in montagna»
BELLUNO. «Per le aree dove corre la linea Belluno-Calalzo questi eventi di dissesto e di cadute di materiale sono ricorrenti, malgrado siano stati eseguiti diversi lavori di manutenzione. La responsabilità non è certo di Trenitalia. Il taglio delle piante e tutte le opere di messa in sicurezza sono invece a carico di Rfi e dei proprietari dei terreni confinanti con la ferrovia». Parole di Enrico Caberlotto del sito Trenibelluno e membro del gruppo dei pendolari e degli amanti dei treni che si confronta periodicamente con la Regione Veneto e con i sindaci per fare il punto della situazione della ferrovia in provincia di Belluno. «La speranza è che la riapertura avvenga domani, come hanno promesso, anche se i disagi, questa volta, si sono attenuati, visto che non è ancora iniziata la scuola. E quindi l’impatto è stato più limitato», conclude Caberlotto.
«Ci siamo fermati con una brusca frenata», racconta uno dei pendolari che era a bordo del treno Feltre-Padova di ieri mattina, «quando il macchinista ha visto i rami sui binari. Poi da lì è partita una serie di sms ad altri nostri amici per avvisarli che ci sarebbero stati ritardi».
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