Ex caserma Toigo, mancano i soldi per finire l’opera

Belluno. Non sono finanziati i 2.5 milioni per autorimessa e laboratori Intanto non ci sono le risorse per la manutenzione dei mezzi

BELLUNO. Ex caserma Toigo, mancano ancora i soldi per ultimare l'intervento. La conferma arriva dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, Mauro Luongo a margine dell'inaugurazione del Circolo ricreativo del Corpo dei vigili.

«La ditta sta ultimando la costruzione dell'edificio nuovo che raccoglierà gli uffici e il personale. L'opera è a metà,ed è finanziata, e credo che nel giro di un anno e mezzo potrebbe essere ultimata».

Non ci sono però gli stanziamenti per sistemare le costruzioni già esistenti dell’ex caserma Toigo che saranno adibite ad autorimessa e laboratori. «Con i tempi che corrono le risorse sono sempre di meno, ma speriamo che arrivino buone notizie da Roma, anche perché per poterci trasferire qui abbiamo bisogno che queste strutture vengano sistemate. Soprattutto l'autorimessa che dovrà contenere i nostri automezzi», continua il comandante Luongo che aggiunge: «Non mancano tanti soldi per questo intervento, si tratta di 2.5 milioni di euro su un budget di 10milioni complessivo».

Dei lavori all’ex caserma si parla ancora dagli inizi del 2000, ma poi sempre per carenza di fondi l'opera è stata posticipata, fino ad iniziare ufficialmente quattro anni fa, con la bonifica dell'area. Terminata la quale, sempre per problemi economici, l'intervento si è bloccato per un anno e mezzo, per poi riprendere alla fine del 2011. «È stata una storia travagliata ma la speranza è che si possa presto lasciare l'attuale sede in via Gregorio XVI e trasferirci qui».

Mancano risorse. Soltanto alla fine dell’anno scorso i vigili del fuoco lanciavano l’allarme per la carenza di risorse per pagare il carburante e manutenere gli automezzi. Da allora la situazione non è cambiata. «Le risorse non sono arrivate, per cui stiamo cercando di ridurre al minimo le spese di manutenzione sui mezzi in attesa che arrivino gli stanziamenti previsti solitamente tra fine aprile e maggio. Sicuramente però le risorse che ci saranno trasferite saranno molto esigue. E se saranno inferiori a quelle dell’anno scorso, saremo costretti a utilizzare meno i mezzi compensando con gli altri veicoli che abbiamo in provincia».

«Disponiamo infatti, complessivamente di 250 mezzi in tutto il territorio», precisa Luongo come a voler dire: Se manca gasolio a Belluno, useremo i mezzi di Cortina finché si può.

La carenza di personale. Il comandante ricorda anche la carenza costante di personale, «a cui facciamo fronte richiamando in servizio i volontari. Per fortuna possiamo contare su circa mille uomini di cui 700 volontari e 250 permanenti. Rispetto alla pianta organica siamo sotto del 10%. Il territorio provinciale è molto vasto e articolato e serve tempestività di intervento di soccorso, cosa che riusciamo a garantire grazie proprio all’apporto e alla presenza capillare dei distaccamenti dei volontari, che sono una risorsa importante di professionalità e disponibilità. Nel Bellunese sono circa 30 le sedi di volontari, e possiamo dire che siamo presenti ovunque per così garantire un intervento repentino e il migliore possibile».

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