Ex Form, 21 milioni di investimenti e assunzioni

Il piano di Bosch prevede la posa di due nuovio forni e la realizzazione di un centro ricerca. Spiragli per i lavoratori ex Ferroli
QUERO VAS. Assunzioni di qualche figura professionale specializzata, anche da ditte bellunesi che hanno chiuso come la Ferroli, e un piano di investimenti da 21 milioni di euro che prevede l’arrivo di due nuovi forni a Quero Vas dove verrà realizzato un centro di ricerca e sviluppo. Sono alcuni punti del piano industriale presentato la settimana scorsa da Bosch per gli stabilimenti dell’ex Albertini: Quero Vas appunto e Villasanta. Un piano che, a differenza della precedente proprietà Cesare Albertini, non parla di esuberi (ne erano previsti 200), nè di ammortizzatori sociali (la cassa straordinaria è scaduta il 14 settembre). Anzi, prospetta l’aumento della produzione e novità per la fabbrica feltrina.


Volumi produttivi.
Se per il 2017 il fatturato si aggirerà sui 40-41 milioni di euro, per il 2018 la Bosch prevede di chiudere con 55 milioni. «Siamo lontani dai 93 milioni di fatturato di tre anni fa», sottolinea Paolo Agnolazza, della Fim Cisl, «ma l’intenzione prospettataci della proprietà tedesca è quella di portare in Italia produzioni a oggi dislocate in giro per il mondo. Non dimentichiamo che Bosch ha 26 stabilimenti a livello mondiale». La società non ha nascosto che «i prossimi due anni saranno ancora in perdita rispetto agli anni d’oro», precisa il segretario della Fim Cisl di Belluno Treviso. «Per ora non si è parlato di esuberi, ma la società si è detta disponibile, eventualmente, a trovare degli accordi per coloro che, prossimi alla pensione, intendano andarsene prima. Per questi la proprietà si è detta disponibile a proporre un’integrazione salariale all’indennità di disoccupazione fino alla pensione. Tutto, però, dovrà essere concordato con i sindacati».


Investimenti.
Sono previsti complessivamente 21 milioni di euro di investimenti tra il 2017 e il 2018, che corrisponderanno «anche all’acquisto di due nuovi forni a Quero Vas e uno a Villasanta», spiega Luca Zuccolotto della Fiom Cgil. Alcuni milioni di euro serviranno per la sistemazione di alcuni aree all’interno degli stabilimenti. Da sottolineare che, da giugno a oggi, l’azienda ha già investito 2,5 milioni di euro».


Assunzioni.
La Bosch sta procedendo anche alla selezione di personale. A Quero Vas, dai 120 dipendenti iniziali si è passati in questi anni di cassa straordinaria a 90 addetti, mentre a Villasanta sono rimasti 400 addetti. «Sappiamo che Bosch intende reclutare figure professionali specializzate, cercando anche sul territorio. Nei prossimi giorni», spiegano i sindacalisti, «i vertici tedeschi incontreranno i responsabili della società di riqualificazione che si sta occupando dei lavoratori di Ferroli, licenziati proprio in questi giorni, vista la chiusura dello stabilimento di Alano». Bosch sta anche facendo sostenere a tutti i dipendenti feltrini dei orsi di formazione e di riqualificazione in vista di investimenti per l’azienda 4.0.


Progetti a lungo raggio.
Tra i progetti che interesseranno la fabbrica feltrina c’è la realizzazione di un centro per la ricerca e lo sviluppo di prodotti particolari, così da incrementare la produzione e il fatturato. Il piano è stato presentato ai lavoratori che lo hanno accolto favorevolmente. «Bosch si è congratulata con i dipendenti per la disponibilità dimostrata per recuperare le perdite di volumi produttivi tra luglio e agosto, rinunciando anche ad alcuni giorni di stop durante l’estate. È anche per questo che la società ha deciso di investire a Quero Vas», concludono Agnolazza e Zuccolotto.


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