Ex giocatore del Milan dona tre immobili alla Regione
BELLUNO
Dario Barluzzi ha donato alla Regione Veneto tre immobili commerciali in via Simon da Cusighe, a Belluno, per un valore catastale di circa 250 mila euro. Le tre unità sono comprese in un complesso condominiale ai civici 35 e 37.
«Non abbiamo ancora deciso come utilizzarli» informa l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin. «Abbiamo chiesto al Genio Civile e ai Servizi Forestali se questi ambienti possono interessarli». La Regione ha coinvolto anche la Protezione Civile. Ed ecco la novità.
Questi spazi potrebbero essere la sede distaccata, provinciale, della Protezione Civile che oggi esercita a Marghera. «Abbiamo introdotto una riforma che coinvolge anche il territorio – fa sapere Bottacin – e che prevede la possibilità di distaccamenti locali, quanto meno provinciali. È evidente che Belluno sarà il primo a materializzarsi, per ragioni più che evidenti».
L’intenzione, insomma, è quella di creare in via Simon da Cusighe una “cittadella del territorio”, con servizi che attendono alla sicurezza idraulica, forestale e dell’emergenza. In questa prospettiva la Regione è riconoscente al donatore per la sua generosità che viene incontro ad un’esigenza precisa di implementazione di servizi in città. «A Belluno – e non solo – in molti si ricordano di Dario Barluzzi, classe 1935, ex portiere di calcio e vecchia gloria del Milan, che ha finito la propria carriera a Varese dove attualmente risiede» è il grazie di Luca Zaia, presidente della Regione. «Barluzzi non ha dimenticato la propria terra, tanto da voler donare alla Regione del Veneto di assoluta generosità: quegli spazi – centralissimi a Belluno – saranno prestissimo messi a disposizione dei servizi regionali per la Difesa del Suolo e della Protezione Civile, ed utilizzati per incrementare la sicurezza del territorio».
Zaia rivolge a Barluzzi «il più sincero ringraziamento da parte mia e della gente veneta per la concreta iniziativa solidale che ha voluto destinare alla comunità di Belluno. Un gesto concepibile solamente dall’animo di un grande campione, che nella sua città natale ha compiuto l’impresa più bella in una vita piena di successi sportivi. Un dono da “numero 1” nei fatti».
In questi giorni, per la verità, si sono valutate anche altre possibilità, rispetto alla sede della Protezione civile. Il genio Civile, per esempio, rimanendo dov’è adesso potrebbe approfittare degli nuovi spazi per implementare qualche ufficio, ma soprattutto i magazzini. Dei rumors ipotizzavano anche un trasferimento della stessa sede del Genio, ma proprio l’assessore Bottacin ieri l’ha escluso. «Ci siamo dati qualche mese di tempo per individuare le proposte di maggiore utilità» fa sapere l’assessore. —
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