Ex latteria di Triches si allungano i tempi per la trasformazione
Limana. Il titolare dell’Oasi vuole trasferirvi il ristorante conservando la struttura originaria e la tradizione
LIMANA . Per stabilire quando potranno prendere avvio i lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’ex latteria turnaria di Triches, che dovrebbe diventare nuova sede della Trattoria L’Oasi, bisognerà attendere settembre. Il progetto per il recupero dello stabile è stato discusso la scorsa settimana, nella conferenza dei servizi convocata in municipio a Limana il 9 agosto. Per procedere servono però alcune integrazioni alla documentazione.
«La pratica è molto complessa, come già immaginavamo», spiega Alessandro Sacchet, l’architetto che ha elaborato il piano progettuale per conto di Mauro Cavalet, gestore dell’Oasi che, nel 2009, ha acquistato l’ex latteria con un sogno: farla diventare nuova sede della sua Trattoria, ma anche valorizzare uno spazio che conserva una parte di storia del territorio e delle sue tradizioni.
«Si tratta di ottenere non solo il permesso di costruire», continua Sacchet, «ma anche una variante allo strumento urbanistico, che prima era il Prg e ora è diventato Pati. La zona in questione, che è agricola, deve essere trasformata in produttiva, e questo comporta diverse pratiche da espletare. Proprio stasera (ieri, ndr) incontrerò il sindaco di Limana, Milena De Zanet, e l’assessore all’urbanistica, Michela Rossato, per definire anche la questione degli oneri. L’auspicio è di tornare a riunirci in conferenza dei servizi nel mese di settembre».
Il progetto prevede non solo il recupero, ma anche l’ampliamento dell’ex latteria, con la creazione di una terrazza esterna, di un’area parcheggio e di una zona attrezzata con giochi per bambini. «L’edificio esistente sarà sistemato, mantenendo comunque le sue caratteristiche di ruralità, e verrà reso più funzionale», aggiunge Sacchet. «Accanto a esso costruiremo un nuovo spazio, con un “linguaggio” più contemporaneo, un tetto piatto e di legno». L’importo economico dell’opera è consistente e si aggira sui 400-450 mila euro. Cavalet ha presentato domanda al Gal Prealpi e Dolomiti, nell’ambito del Piano di sviluppo locale, per poter avere un finanziamento.
Il gestore della Trattoria coltiva da anni questo sogno: L’Oasi conta 27 anni di attività e una struttura più grande permetterebbe a Cavalet di offrire maggiori servizi, di avere tavoli in più e anche una sala conferenze. Ma il suo obiettivo è anche quello di recuperare e valorizzare i vecchi macchinari dell’ex latteria, che sarebbero quindi messi in bella vista, ricordando l’attività svolta in passato. Cavalet tra l’altro, qualche anno fa, aveva promosso la realizzazione di un cortometraggio che spiega il procedimento di produzione del formaggio attraverso le immagini e gli strumenti custoditi proprio nella vecchia latteria turnaria. Il suo progetto è apprezzato dall’amministrazione comunale di Limana.
«Si andrebbe infatti a valorizzare una struttura chiusa da molto tempo - riscoprendone anche la parte storica - e questo è senz’altro positivo», diceva qualche settimana fa la De Zanet. «In più è un modo per rivitalizzare una delle frazioni del territorio limanese».
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