Ex miniere, martedì si scoprono le carte

Rivamonte. Tra poche ore scadono i termini per presentare le offerte, in primavera le ditte potrebbero iniziare a lavorare
Di Gianni Santomaso

RIVAMONTE. Martedì prossimo verranno aperte le buste in vista dell'assegnazione dei lavori di recupero degli edifici e delle gallerie a Valle Imperina. Mentre il progetto definitivo per il museo all'ex Follador di Agordo è stato di recente approvato fra le polemiche (e l’ostello è in attesa delle sentenze del Tar), per le ex miniere di Valle Imperina di Rivamonte pare che il futuro sia un po' più roseo.

I due milioni di euro (una parte degli 8 milioni e 870 mila euro di fondi ex Odi-annualità 2011 per il progetto globale di valorizzazione turistica della Conca Agordina) destinati al recupero delle gallerie e di alcuni edifici potrebbero dare frutto a partire dalla prossima primavera. Lunedì scadono infatti i termini per la presentazione delle offerte. Il primo intervento ammonta a 734 mila euro a base d'asta, il secondo a 751 mila euro. Dopo l'apertura delle buste dovranno passare 35 giorni per la firma del contratto, un tempo che servirà alla commissione d'appalto per verificare che tutto sia a posto.

Quindi, presumibilmente dopo l'inverno (che a Valle Imperina è piuttosto lungo), le ditte potranno procedere con l'allestimento del cantiere. Per quanto riguarda le gallerie sono previsti tre grandi interventi: il primo (198.633,38 euro) garantirà l'apertura di un tratto pari a 130 metri della galleria Santa Barbara fino all'edificio delle ex infermerie; il secondo (219.647,02) permetterà l'accesso alla galleria Fusinella fino al Pozzo Capitale; il terzo farà sì che il visitatore si inoltri a piedi nella Galleria Magni per 60 metri, fino al pozzo Donegani.

Salendo in superficie i lavori riguarderanno i principali edifici del sito, anche quelli già recuperati negli anni passati. Per quanto concerne l'ostello verrà effettuato l'allacciamento al metano, verrà isolato il tetto e verrà potenziato l'impianto di riscaldamento. A fianco dell'ostello c'è l'ex Cral che sarà oggetto di lavori di impermeabilizzazione: verranno poi arredate delle stanze che saranno a servizio dell'attività ricettiva dell'ostello. Nei forni fusori verrà creato un collegamento tra la stanza principale e il vano della ruota idraulica, quindi verrà sistemata la copertura.

Infine la ditta che vincerà la gara dovrà mettere mano anche alle ex scuderie. Di queste verranno chiuse le pareti esterne e si provvederà a una divisione degli spazi, tuttavia non verrà data una precisa destinazione d'uso in quanto i soldi non sono sufficienti per completare il tutto. Con questi interventi l'ex sito minerario di Valle Imperina dovrebbe diventare finalmente appetibile in vista di una gestione che sappia valorizzare i secoli di storia economica e sociale che quella zona incarna. «Adesso siamo concentrati sui lavori» dice il sindaco di Rivamonte, Valter Todesco, «per quanto riguarda la gestione noi puntiamo su un soggetto unico che prenda in mano tutta l'area».

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