Ex scuola Gabelli, nuova iniziativa per il recupero
BELLUNO. Coinvolgere i cittadini, tenere alto il livello dell’attenzione pubblica, fare memoria sul fatto che la storica scuola Gabelli c’è ancora. Anche perché versa in gravi condizioni. Continuano le iniziative portate avanti dall’Associazione Cittadini per il recupero della Gabelli. «Vogliamo ribadire che la tutela, allo stato attuale, non è meno importante del più complesso percorso di recupero», fa presente Marco Rossato, presidente dell’Associazione, ricordando la preoccupazione, già esplicitata all’amministrazione quasi un anno fa, relativa allo stato della copertura dello storico edificio. Oltre che per le condizioni di deterioramento nella parte interna, «che di sicuro si saranno accentuate con le forti piogge di tutti questi mesi».
Lo scopo dell’Associazione, «che è una realtà culturale», ricorda Rossato, resta in questo contesto quello di sensibilizzare la cittadinanza. E in questa direzione va l’iniziativa lanciata in questi giorni, che ha il patrocinio del Comune. «Il nome scelto è “Cara Gabelli, mi ricordo...”, per cui nei prossimi giorni cominceremo a distribuire in città locandine e pieghevoli. «Il progetto è finalizzato a portare avanti un’idea nata da tanto, da ancor prima che nascesse l’Associazione, vale a dire invogliare i cittadini a “tirare fuori” fotografie che li legano alla scuola». Da oggi e fino al 10 febbraio, insegnanti ed ex insegnanti, alunni ed ex alunni, genitori e tutti coloro che conservino ricordi della storica Gabelli potranno portare le fotografie in cinque punti di raccolta predisposti dal sodalizio nel capoluogo: l’edicola “2Effe” di Piazza Piloni, il negozio “Angolo di mondo” di piazza Mercato, l’oreficeria “Piaz” di via Loreto, oltre che all’edicola “Da Roberta” in piazzale Vittime di via Fani a Cavarzano e a quella “da Baggio” di Castion. «Provvederemo poi a raccogliere le foto settimanalmente», aggiungono Rossato e Biagio Giannone, vice presidente dell’Associazione, «per poi scansionarle e riportarle ai punti di raccolta e consentire che siano restituire nel giro di quindici giorni ai legittimi proprietari».
Tutte le fotografie serviranno ad allestire una sezione dedicata all’interno della mostra sulla Gabelli che sarà allestita a Palazzo Crepadona nel mese di marzo. «Gli scatti in toto saranno proiettati a ciclo continuo», continuano, «e alcuni saranno stampati per essere esposti». La mostra sarà costituita da altre sezioni, oltre a quella fotografica. Non mancherà un ciclo di conferenze.
A collaborare con i Cittadini per il recupero della Gabelli anche Antenna Anziani, Fai e tante persone che hanno a cuore l’edificio scolastico, «chiuso ormai da cinque anni», mette in risalto Giannone, «non bisogna dimenticarlo. Come è da sottolineare il fatto che le firme raccolte per la Gabelli nell’ambito dell’iniziativa del Fai “I Luoghi del cuore” secondo un’ultima stima superano probabilmente le 15 mila (la raccolta si è chiusa il 30 novembre): segno che la struttura è considerata importante da almeno, praticamente, la metà dei cittadini del capoluogo». «Di questo l’amministrazione, che deve prendersi le proprie responsabilità, non può non tenere conto», fa notare Rossato. Intanto l’Associazione si riunisce in assemblea ordinaria venerdì alle 18, nella sede della nuova Gabelli al Parco Città di Bologna. Si approverà il consuntivo 2013 e si parlerà di attività e obiettivi per il 2015.
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