Fa pagare un certificato gratuito: medico sanzionato
BELLUNO. Multato di qualche migliaio di euro per aver fatto pagare un certificato gratuito. La sanzione è stata comminata a un medico di base (F.M. le sue iniziali), che per alcuni mesi aveva prestato la sua attività in Alpago, con un incarico provvisorio in sostituzione di un collega andato in pensione.
Al medico in questione - si legge nella delibera dell’Usl 1 - «è stato contestato di aver richiesto un compenso economico ai familiari di una sua assistita, per la redazione della certificazione Svama, ai fini dell’eventuale inserimento della paziente medesima nella Sezione ad alta protezione Alzheimer di Belluno».
Un fatto che aveva provocato l’indignazione e la segnalazione dell’accaduto da parte di un’assistente sociale, con l’azienda sanitaria pronta a dare vita a una indagine interna e a passare il fascicolo con tutta la documentazione al Collegio arbitrale regionale, l’organismo chiamato a esprimersi su quanto accaduto. È toccato poi al direttore generale Faronato prendere atto della decisione del Collegio, applicando la sanzione che prevede la riduzione dello stipendio al medico nella misura del 20% per cinque mesi. Facendo qualche calcolo, una multa da circa 4 mila euro.
«La situazione è chiara», spiega il direttore generale Pietro Paolo Faronato, «il medico di base ha chiesto soldi per un’attività già pagata dall’Usl, una cosa che è assolutamente vietato fare. È stata la famiglia della donna oggetto della certificazione a segnalare l’accaduto alla responsabile dell’area sociale dell’Unione montana Alpago, che ha prontamente girato la denuncia ai nostri uffici. Abbiamo così avviato l’indagine interna; essendo il fatto particolarmente grave, abbiamo dovuto girare la documentazione al collegio arbitrale a cui spetta la decisione in materia. Collegio che ha riconosciuto la scorrettezza legata al comportamento del medico, che è stato sanzionato di un quinto dello stipendio per cinque mesi».
Il direttore generale invita gli utenti a segnalare agli uffici dell’Usl 1 qualsiasi anomalia: «Ogni volta che arriva una segnalazione circa comportamenti poco corretti per quanto riguarda i medici di medicina generale, procediamo con accertamenti. Se questi sono sostenuti da riscontri, avviamo la procedura, mettendo al corrente anche la procura se dovesse identificarsi un reato da codice penale».
«Sono assolutamente d’accordo con l’Usl 1», sottolinea Fabio Bortot, fiduciario del Fimmg, il sindacato dei medici di base. « Le regole sono regole e queste vanno rispettate. Giusta la segnalazione e giusta questa sanzione. Con tutte le tasse che ci sono, non possiamo far pagare alla gente ciò che le spetta gratuitamente».
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