Fabbriche ferme: gli operai bellunesi ricordano Marcello

Grande adesione allo sciopero di un’ora per la sicurezza Oggi a Lentiai i funerali, la Pandolfo chiude per lutto
Di Paola Dall’anese

LENTIAI. Chiuso per lutto. Oggi anche lo stabilimento della Pandolfo di Lentiai si fermerà per l’intera giornata per dare l’ultimo saluto a Marcello Di Leonardo, l’operaio 39enne che giovedì scorso è rimasto ferito mortalmente in un incidente mentre stava concludendo il suo turno di lavoro. I lavoratori e la stessa proprietà hanno ritenuto doveroso essere tutti presenti ai funerali che si svolgeranno alle 14.30 nella chiesa arcipretale lentiaiese. Funerali che vedranno alcuni colleghi portare il feretro, in un ultimo gesto di condivisione e solidarietà.

Ieri, intanto, lo sciopero di un’ora a fine turno dell’intero settore metalmeccanico è stato particolarmente sentito, raggiungendo punte di oltre il 97% proprio in Pandolfo. Per la precisione si è raggiunto il 100% nello stabilimento di Lentiai e il 95% in quello di Feltre come fa sapere Luciano Zaurito della Uilm. «L’adesione è stata pressoché totale», fa il punto Mirco Fascetti, delegato di fabbrica della Fiom Cgil. «Praticamente già da ieri sera tutti gli impianti sono fermi. Si tornerà al lavoro il 9 gennaio. E in quell’occasione metteremo a punto tutti insieme le iniziative necessarie per aiutare concretamente la famiglia di Di Leonardo».

Già lunedì, infatti, nell’immediatezza dell’incidente, i lavoratori spontaneamente hanno chiesto di poter dare un supporto alla moglie e ai figli del loro collega. «Si è innescata, in modo spontaneo», sottolinea Fascetti, «una sorta di gara di solidarietà. La cassettina per la raccolta delle offerte posta in fabbrica è quasi piena e nei prossimi giorni la consegneremo alla famiglia di Marcello». Molte altre si prospettano le iniziative all’interno dello stesso settore metalmeccanico. «Ormai se ne parlerà a gennaio», dicono Fascetti e anche Benedetto Calderone della segreteria della Fiom Cgil. «Ma anche i dipendenti di altre fabbriche hanno espresso il desiderio di donare alla famiglia chi il corrispettivo di un’ora di lavoro, chi di un’intera giornata. Somme che saranno raccolte in un conto corrente che apriremo col nuovo anno». «Voglio ringraziare», conclude il delegato, «tutti coloro che in questi giorni si sono prodigati per non far sentire solo prima Marcello, andandolo a trovare, e poi la sua famiglia. Sono fiero della dignità e dell’umanità dimostrata da tutti».

Intanto l’inchiesta per omicidio colposo va avanti: oggi è prevista una perizia dei tecnici del tribunale proprio nella fabbrica lentiaiese.

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