Fabio Vettorel è libero, via tutte le restrizioni

Niente più obbligo di firma, né domicilio ad Amburgo, prevista anche la restituzione della cauzione di 10 mila euro 
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AMBURGO (GERMANIA). Niente più obbligo di firma al commissariato di Polizia di Altona, né di domicilio ad Amburgo o in Germania. Perfino la cauzione di 10 mila euro verrà presto restituita. Ora sì che Fabio Vettorel è davvero un italiano libero. Sono state interamente annullate ieri le misure cautelari supplettive che erano state imposte al 19enne feltrino a partire dal 26 novembre, cioè dal giorno del rilascio dalla detenzione preventiva iniziata l’8 luglio con la convalida dell’arresto nel corso delle proteste contro il G20 amburghese. La reclusione cautelare nel carcere giovanile di Hahnofersand è durata ben 142 giorni per presunto «pericolo di fuga».

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Lo scioglimento di ogni forma di misura cautelare coercitiva restituisce al manifestante feltrino la piena libertà personale. «È stato molto difficile, possibile solo grazie all’aiuto e al sostegno di molte persone che credono nell’amicizia e nella solidarietà», scrive la madre Jamila Baroni su Facebook, regalando un pensiero e un ringraziamento attraverso la rete a tutte quelle persone che si sono strette attorno a lei, difensore della prima ora del figlio arrestato ad Amburgo, sottoposto a un processo con tre capi di imputazione e finora nessuna prova a carico. Dopo la scarcerazione di fine novembre, in molti hanno trovato ingiustificate le nuove misure restrittive imposte a Vettorel.

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Sicuramente non verranno sentiti i due testimoni preannunciati, il commissario e l’agente dell’unità speciale di polizia, visto che entrambi hanno presentato nell’udienza precedente due diversi certificati che giustificano la loro assenza fino alla metà di febbraio. Anche per questo, la sentenza slitterà con ovvie probabilità al mese di marzo.

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Francesca Valente

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