Fadalto, soluzioni tampone per la riapertura definitiva

VITTORIO VENETO. Il 28 giugno 2017 una frana si è staccata dal versante montuoso che costeggia la statale 51 di Alemagna a Nove. I sassi e il fango sono stati rimossi, ma da ormai sette mesi la...
Ferrazza Vittorio Veneto strada chiusa per frana per il Fadalto
Ferrazza Vittorio Veneto strada chiusa per frana per il Fadalto

VITTORIO VENETO. Il 28 giugno 2017 una frana si è staccata dal versante montuoso che costeggia la statale 51 di Alemagna a Nove. I sassi e il fango sono stati rimossi, ma da ormai sette mesi la strada rimane chiusa la notte ed è aperta a senso unico alternato durante il giorno. Una situazione che ha già fatto scattare le polemiche di molti cittadini, costretti a usare l’autostrada per scavalcare il Fadalto nei periodi in cui il tratto di Nove è chiuso. Anas però rassicura tutti: prima dell’estate la statale dovrebbe essere riaperta h24. O per lo meno è questo l’auspicio della società.

«La situazione che riguarda il Fadalto è molto articolata», spiega la responsabile del compartimento Anas Veneto, Gabriella Manginelli. «Ancor prima che si staccasse la frana a giugno dell’anno scorso, era stato istituito un tavolo tecnico in Prefettura con tutti gli enti pubblici e i soggetti privati che potevano contribuire a trovare una soluzione per i fenomeni di dissesto che interessano quella zona. Ma per Nove è necessario un progetto complesso». Nell’immediato, però, si cercheranno delle soluzioni tampone, per garantire la riapertura della statale anche durante la notte, e per eliminare il senso unico alternato fra le 8 e le 20.

«È stato avviato uno studio», prosegue la Manginelli, «abbiamo interessato anche la società Autostrade per individuare gli interventi più immediati che possano consentire la riapertura definitiva della strada». Per sapere di che interventi si tratti bisogna attendere il prossimo incontro del tavolo tecnico, a metà febbraio. Anche i tempi, allora, saranno più chiari: «Il nostro auspicio, comunque, è che la statale venga riaperta in maniera definitiva prima dell’estate», conclude la Manginelli. (a.f.)

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