Fai, record di visitatori nel week end

Oltre 2300 persone hanno apprezzato il Camerino Ricci e villa Sandi Zasso

BELLUNO. Giornate di primavera da record. Sono contenti i membri della delegazione Fai di Belluno che nelle due giornate di apertura del Camerino Ricci a Belluno e della villa Sandi-Zasso ha ottenuto i migliori risultati di questi ultimi anni. «Sono stati 1124 i visitatori complessivamente del Camerino a palazzo Fulcis tra sabato (487) e domenica (637), e lo stesso dicasi anche per la villa di Sospirolo. Non possiamo che essere soddisfatti», commenta il presidente Erminio Mazzucco che, ringraziando i proprietari dei due beni, aggiunge: «Siamo soddisfatti per il grande consenso di pubblico ottenuto, perché i visitatori sono rimasti contenti di aver visto luoghi ad oggi sconosciuti. E da parte nostra c’è la soddisfazione di aver condiviso con la popolazione le bellezze nascoste del nostro territorio oltre ad aver ottenuto risorse importanti per perseguire i nostri obiettivi. E l’entusiasmo è stato tale che abbiamo dovuto fare dei giri supplementari in entrambi i luoghi. Tutto questo ci dà un’ulteriore motivazione per andare avanti e organizzare altri eventi come la passeggiata di 15 chilometri tra le chiese locali per l’estate».

A dimostrare come la voglia e l’entusiasmo dei bellunesi e non solo (molti sono stati anche i visitatori venuti da fuori provincia e Regione) per queste iniziative sia molto grande emblematica è la storia di Chiara. Una bambina di 10 anni di Belluno che, non avendo potuto visitare il Camerino Ricci sabato coi genitori, si è così tanto intristita che ha convinto i familiari ad accompagnarla a palazzo Fulcis. Qui, affidata alla “custodia” dei volontari del Fai, ha potuto partecipare alla visita guidata della sala d’Ercole. «È un esempio dell’interesse non solo degli adulti ma anche dei giovani e giovanissimi», commenta Raffaele Addamiano del Fai.

Soddisfatto anche Adriano Barcelloni che ha curato la visita al Camerino Ricci. «Anche i ragazzi delle scuole che facevano da Ciceroni sono rimasti contenti dell’esperienza e vogliono ripeterla».

Paola Dall’Anese

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