Falcade-Canale, referendum il 17 dicembre
La Regione ha fissato la data. I cittadini dovranno esprimersi sulla nascita del Comune Valle del Biois
FALCADE-CANALE. Il referendum sulla fusione tra Falcade e Canale d’Agordo si svolgerà domenica 17 dicembre. Su proposta del vicepresidente e assessore agli enti locali, Gianluca Forcolin, la giunta regionale ha infatti approvato ieri i provvedimenti con cui vengono indetti i referendum consultivi per la fusione di vari comuni della Regione, tra i quali i due agordini. Fra due mesi, dunque, i cittadini di Falcade e Canale potranno recarsi alle urne dalle 7 alle 23 per dire se sono favorevoli o contrari al fatto che nasca il Comune unico di “Valle del Biois”.
«La giunta regionale ha voluto dare un segnale importante – ha detto il vicepresidente Forcolin – fissando la data delle consultazioni referendarie per dar modo ai cittadini interessati di potersi esprimere. Anche gli ultimi due giudizi di meritevolezza approvati dal consiglio pochi giorni fa hanno trovato nelle delibere di giunta immediata risposta, consentendo peraltro, con l’individuazione di un’unica data per le votazioni, di ridurre ragionevolmente i costi da sostenere per le consultazioni».
In realtà le cose stanno diversamente. La Regione ci ha messo ben 15 mesi per fissare la data del referendum per la fusione di Falcade e Canale. Era infatti il 24 luglio 2016 quando i due consigli comunali avevano avanzato ufficialmente la richiesta. Il referendum era atteso addirittura per la primavera scorsa, ma le lungaggini lagunari lo hanno fatto slittare. Il Comune di Falcade nel frattempo è andato al voto. Quindi i due sindaci, Michele Costa e Rinaldo De Rocco, hanno sperato fino all’ultimo che il referendum fosse accorpato a quello per l’autonomia del Veneto e della Provincia di Belluno di domenica. Venezia, invece, ha deciso diversamente, portando semmai a un aumento dei costi per la consultazione. Per il referendum di fusione tra Forno di Zoldo e Zoldo Alto sono stati spesi 38 mila euro.
«La Regione – continua Forcolin – prosegue dunque nel percorso che la vede impegnata per la razionalizzazione e l’efficientamento delle pubbliche amministrazioni, camminando sempre a fianco delle autonomie locali con sinergie che in termini concreti vanno dal supporto amministrativo e legislativo, alla formazione e al finanziamento di questi processi di cambiamento dell’assetto del territorio». In ogni caso spetterà ai cittadini esprimere il proprio parere sulla proposta di fusione che i due sindaci hanno convintamente portato avanti.
In caso di vittoria dei sì, e a conclusione dell’intero iter, il consiglio regionale procederà ad approvare la legge di istituzione del nuovo Comune che vedrà poi le prime elezioni. In caso di vittoria dei no in primavera ci saranno invece le elezioni per rinnovare l’amministrazione di Canale.
(g.san.)
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