Falcade da record, nel caldròl una polenta che sfiora i 4 mila chili / FOTO

Un giudice certifica l’ingresso nei Guinness dei primati E il turismo vola: gli alberghi della zona erano tutti pieni

FALCADE. È una polenta da 3988 chili a scrivere il nome di Falcade e dell'Agordino nel Guinness dei primati. O meglio a farlo sono stati l'idea di Fabrizio Vigilante e di Alessandro De Dea, le braccia e l'entusiasmo dei “mastri polentai” e la presenza di tutte quelle persone che ieri al Parco giochi di Falcade non hanno voluto perdersi “The Giant Polenta Challenge”, la sfida della polenta gigante.

Alla fine il record del paesino di Pianello di Cagli (Pu) è stato spazzato via. Se la loro polenta era arrivata a 3560 chili, quella preparata ieri a Falcade in un “caldról” con un diametro di 2,5 metri e una capienza di 7,5 metri cubi ha raggiunto il peso di 3988 chili. E quando il giudice ufficiale proveniente da Roma ha annunciato che la sfida era stata vinta, l'entusiasmo di Vigilante e dei suoi tanti collaboratori è salito alle stelle, la pioggia ha smesso di cadere e l'arcobaleno ha ricordato che i colori delle iniziative che possono far vivere l'Agordino sono tanti.

Quello di ieri è stato indubbiamente il giallo. Il giallo di un cibo che ha fatto la storia dell'alimentazione di queste valli e che adesso ne ha risvegliato la capacità di stupire. Dalle 16.30 in poi è tutta una sorpresa, a partire dalla sfilata dei mastri polentai che, con i lunghi mestoli e con i sacchi di farina in spalla (per un totale di 800 chili), raggiungono la torretta in cui era stata posizionata la pentola. Sotto, attorno alle 14 era stato acceso il fuoco per portare a ebollizione, nel giro di tre ore, i 3500 litri d'acqua.

Mentre viene buttata la farina, i sedici mastri iniziano a mescolare dandosi il cambio perché la fatica aumenta con l'addensarsi del mare giallo che sprigiona vapore. Cambiano le pose, gli sforzi, la tecnica. La gente non si muove, si diverte e incita. Quanto manca? Chi lo sa, polente di queste dimensioni non si fanno tutti i giorni. Intanto le minacce di pioggia si concretizzano, ma è il segno dall'alto che dice che è ora. Il pentolone viene agganciato e alzato in aria dove nel frattempo si è arrampicato pure il giudice che legge il peso sulla bilancia. Toglie la tara e scende. La settantina di persone arrivate da Pianello di Cagli ha già odorato che Falcade è ormai davanti. All'ufficialità esultano tutti compreso il sindaco Costa. A Vigilante mettono il mantello e danno lo scettro. È il re. Ha vinto la sua sfida (gli alberghi a Falcade erano pieni) facendo capire all'Agordino che il recupero del trono turistico passa anche attraverso eventi come questo. Le sfide non hanno un solo colore. Ieri era il giallo, domani chissà?

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