Falcade: piste malcurate, il Consorzio spiega i perchè
Giulia Serafini: «Critiche giuste, ma le nostre risorse sono quelle che sono»
Giulia Serafini è la presidente del Consorzio turistico Valbiois
FALCADE.
«Abbiamo pochissime risorse: sì dunque alle critiche, ma sì anche all'aiuto di chi desidera collaborare fattivamente a migliorare le lacune». Il Consorzio turistico Val Biois risponde così ai malumori di parte dei tanti appassionati dello sci nordico, abituali frequentatori delle piste di Falcade. Malumori provocati dal fatto che «i tracciati del centro sono in uno stato disastroso e, più che piste per lo sci di fondo, sembrano dei veri percorsi di guerra. Piste che, nonostante quanto scritto sui depliants, non sono battute, rovinate quasi interamente da chi, eludendo i divieti, le attraversa per passeggiare con ai piedi scarponi, ciaspole e quanto altro, magari anche spingendo passeggini o trainando slitte». Critiche alle quali il Consorzio turistico Val Biois ha risposto sia direttamente e sia attraverso una lettera, di tutt'altro tenore, giunta dallo Sci Club Montebelluna. «La realtà del Centro fondo di Falcade», dice il Consorzio, presieduto da Giulia Serafini, «vede una situazione gestita in maniera volontaria e con pochissime risorse finanziarie. Tali limiti ovviamente possono creare problemi a livello pratico (esempio, un gatto delle nevi ormai obsoleto, ndr) che si ripercuotono sulle condizioni delle piste. L'obiettivo», continua, «è quello di riqualificare il centro e per questo siamo in attesa di contributi. Accettiamo tutte le critiche costruttive, ma accettiamo anche e soprattutto l'aiuto di chi desidera collaborare fattivamente a migliorare queste lacune». Il rammarico per le proteste è però controbilanciato da una lettera dello Sci Club Montebelluna che il Consorzio Val Biois cita come esempio di persone che sanno apprezzare gli sforzi operati. «Nelle domeniche 9-16-23-30 gennaio», dice lo sci club trevigiano, «abbiamo sempre trovato le piste ottimamente preparate. A voler trovare un unico neo, la prima domenica (il 9) non erano battute tutte, ma per noi questo non è stato un grosso problema. A dire il vero anche negli anni scorsi abbiamo trovato le piste sempre ben preparate, a dispetto di altre località più blasonate, dove non hanno potuto fare niente in particolari condizioni meteo». (g.san.)
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