Falco 193 irrompe sulle strade cittadine

Entro l’anno la polizia locale avrà un dispositivo che legge le targhe e ravvisa le irregolarità su assicurazione e revisione
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Falco 193, il vendicatore delle assicurazioni. Ma anche delle officine autorizzate, perché questo particolare autovelox, che debutterà sulle strade cittadine entro l’anno è in grado di stanare non solo chi viaggia in auto senza copertura o con un contrassegno falso, ma anche chi non ha fatto la revisione nei tempi previsti: quattro anni dopo la prima immatricolazione e poi ogni due. Una telecamera, che fotografa la targa ed è collegata con la banca dati in grado di dire al tablet della pattuglia sistemata poco più avanti che ci sono delle irregolarità. Il collegamento con il sito dell’Ania, l’associazione internazionale delle imprese assicurative è immediato e, tra la rilevazione e la comunicazione visiva, passano appena cinque secondi.

Il comandante della polizia locale Gustavo Dalla Ca’ ha provato l’apparecchiatura con i suoi uomini in via Vittorio Veneto e i risultati sono stati sorprendenti: «In appena un’ora e mezza, abbiamo potuto rivelare addirittura 34 infrazioni, segno che il dispositivo funziona. Dovevamo aspettare l’approvazione del bilancio comunale, per avere delle certezze sul suo acquisto, ma a questo punto possiamo annunciare che ne sarà acquistato uno. Ha anche un prezzo molto più accessibile, rispetto a un anno fa: con una cifra sui 6.000 euro, te lo porti al comando. Esiste una circolare del ministero degli Interni, che chiede espressamente alle polizie locali sempre più controlli e semplicemente ci adeguiamo».

Il primo che parla di necessità di fare cassa da parte delle amministrazioni comunali... non ha capito niente, a sentire Dalla Ca’: «La risposta più semplice è chiedere a chi lo pensa come reagirebbe, dopo aver fatto un incidente con un’automobilista non regolarmente assicurato. Senza dimenticare quelli che si mettono alla guida di un veicolo poco affidabile, perché non controllato in maniera adeguata».

Il numero 193 è l’articolo del Codice della strada, che prevede il ricorso obbligatorio a una compagnia di assicurazione. L’idea è di tre ragazzi di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. I dati raccontano che i furbetti sono sempre di più, magari anche per problemi economici: «I contrassegni in carta stanno per scomparire e, senza assicurazione, non puoi circolare, ecco perché la macchina fuori legge viene caricata sul carro attrezzi, al di là della sanzione amministrativa. Mentre chi non ha fatto la revisione, è autorizzato al massimo a raggiungere la propria abitazione, al di là della multa. Il test è andato bene, il costo è abbordabile e, dopo l’estate, ci doteremo di questa attrezzatura, che richiede personale».

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