Faller celebra la mela prussiana nonostante i danni delle gelate

La produzione è stata azzerata dal freddo primaverile: raccolte solo tre cassette. La fiera di domenica dedicata al frutto punta però a fare il pienone di visitatori



L’altopiano di Sovramonte torna a incoronare la mela prussiana con la diciannovesima edizione della fiera dedicata alla pregiata varietà, in programma domenica a Faller.

Una festa che dovrà fare i conti con la produzione di quest’anno pressoché inesistente a causa delle bizze meteo della primavera: il raccolto è di appena tre cassette di pom prussian, una quantità che non permetterà nemmeno di aprire la vendita.

Ma la mela prussiana sarà comunque presente simbolicamente, in attesa di una stagione agricola migliore, e la festa di domenica (che avrà un prologo sabato sera all’insegna della gastronomia e del ballo) sarà comunque una grande occasione di divertimento e di conoscenza dell’agricoltura e dell’artigianato feltrini.

«La situazione sul piano della produzione è quella di due anni fa», allarga le braccia Giovanni Moretton, presidente del Consorzio di tutela del pom prussian, «le nevicate che si sono succedute durante la fioritura e le gelate hanno distrutto la produzione. Di mele ne abbiamo dunque pochissime, io e un altro socio siamo gli unici ad aver prodotto qualcosa, ma alla fine non le metteremo nemmeno in vendita: le terremo in esposizione durante la fiera e poi le daremo in omaggio a chi è arrivato da più lontano per comprare i pom prussian».

I visitatori potranno in ogni caso portare a casa un ricordo simbolico della visita alla terra del pom prussian: «Daremo la possibilità», spiega infatti Moretton, «di ricevere un ricordo in legno, con la scritta “La fiera dopo la tempesta”. L’anno scorso infatti, quando la produzione era stata ottima e c’era una montagna di mele, non avevamo potuto tenere la fiera a causa della tempesta Vaia. Quest’anno invece che è previsto bel tempo è andata così. Ma l’agricoltura è così. Noi poi non facciamo trattamenti al prodotto, le nostre mele sono del tutto naturali, quindi è il meteo che decide quando darci le mele. Quest’anno prometteva bene, c’erano tanti fiori, poi però le nevicate e la gelata hanno bruciato tutto».

La fiera, assicura comunque il presidente Moretton, domenica sarà una grande occasione di divertimento: «Chi arriverà alla mattina vorrà senz’altro restare tutta la giornata, proporremo tante cose da vedere durante quella che si prevede sarà una bella domenica di sole. Proporremo sculture su ceppi degli alberi abbattuti da Vaia, abbiamo preparato delle grandi mele da appendere per decorare la fiera, gli espositori attesi ci saranno tutti e si potranno dunque conoscere le aziende agricole, specialmente le malghe con i loro formaggi, e poi ci saranno artigiani che lavorano il legno e allevatori. Senza contare le favolose passeggiate che sono possibili in zona».

Anche con una produzione praticamente azzerata, dunque, la fiera si preannuncia come un grande evento dedicato al pom prussian. «Un’annata di produzione minima ci era capitata anche due anni fa», spiega Moretton, «quella volta almeno c’erano sette quintali di mele, che erano andati venduti in due ore. Quest’anno quelle tre cassette che abbiamo le terremo fino alla fine in esposizione e poi le daremo in regalo a chi è arrivato da più distante». —



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