Falso contratto di lavoro per rimanere in Italia

BELLUNO. Stranieri nei guai. La marocchina S.A. rischia un anno di reclusione per falso. La sentenza non è ancora stata pronunciata, perché il permesso di soggiorno è in questura e, nel fascicolo del pubblico ministero non c’era il corpo del reato. Interrotta la discussione, quando il difensore Emiliano Casagrande stava per prendere la parola: le sue rimostranze non sono bastate e il giudice Coniglio ha rinviato al 28 marzo, per andare a prendere il documento necessario.

La donna, che ha fatto dichiarazioni spontanee è accusata di aver chiesto il via libera per rimanere in Italia, sulla base di un rapporto d lavoro inesistente con un’impresa edile fantasma di nome Ge.Ma. lavori edili. Le indagini della Finanza erano state molto più ampie, questo è quanto è emerso durante le deposizioni di due fiamme gialle, che le avevano coordinate o svolte sul campo.

Mentre ha preso effettivamente un anno, sempre per falso, il pakistano Q.K. L’uomo era salito sul treno proveniente da Conegliano con il biglietto del giorno prima e per la tratta inversa. All’altezza della stazione di Ponte nelle Alpi, il controllore ha fatto il suo giro, scoprendo che il viaggiatore era sprovvisto di un titolo di viaggio valido. A sentire, il futuro imputato, non aveva nemmeno un documento, a quel punto ha scritto delle generalità false sul retro del ticket. Ha scritto di essere residente a Seveso, provincia di Monza Brianza e non era vero. C’era scritto qualcosa di diverso nel suo permesso di soggiorno. —

G.S.

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