Famiglia intossicata da funghi velenosi

BELLUNO. Mangiano funghi raccolti nei boschi del Comelico e ai primi sintomi di malore vanno al pronto soccorso dell’ospedale di Auronzo: lavanda gastrica a tutti e ricovero per una donna, maggiormente colpita dall’intossicazione. Tutti e tre ora sono fuori pericolo: già dal momento dell’emergenza non hanno mai perso conoscenza.
Una famigliola padovana è così finita in ospedale domenica pomeriggio: mamma, papà e figlio minorenne. La famiglia si trova in vacanza ad Auronzo, dove ha un’abitazione: e qui è avvenuto l’episodio di intossicazione da funghi.
«Abbiamo mangiato dei funghi, erano di colore grigio con dei puntini bianchi sopra»: così hanno raccontato ai medici, i padovani che all’ospedale di Auronzo si sono presentati in maniera autonoma nel pomeriggio di domenica. Ai primi sintomi, la famiglia è montata in macchina ed è andata al pronto soccorso dell’ospedale per vedere il da farsi, temendo che quei funghi cucinati non fossero commestibili.
Timori che si sono rivelati realtà: per i tre la diagnosi è stata proprio di intossicazione, avvelenamento. La situazione fortunatamente non era compromessa e solo la mamma ha dovuto far ricorso al ricovero vero e proprio nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Belluno, trasferita in ambulanza.
I funghi erano stati raccolti la mattina di domenica, nella zona auronzana dove i padovani stanno passando le vacanze. Funghi con dei puntini bianchi, appunto: una specie non meglio identificata a quanto pare, benchè le mortali amaniti siano sempre in agguato nelle loro tante varietà.
A tutti e tre i pazienti i medici auronzani hanno deciso di fare immediatamente la lavanda gastrica: vi sono stati sottoposti tutti già all’ospedale di Auronzo.
Poi padre e figlio sono stati trattenuti in osservazione all’ospedale di Pieve di Cadore dove erano stati spostati in ambulanza da Auronzo, mentre la signora è stata trasferita all’ospedale San Martino di Belluno dove è stata ricoverata fino a ieri nel reparto malattie infettive. Gli altri due intossicati invece sono stati dimessi già domenica sera.
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