Farmaci, l’Usl 1 potenzia la distribuzione diretta
BELLUNO. Distribuzione diretta dei farmaci o per conto. Il direttore generale dell’Usl 1, Pietro Paolo Faronato, punta su queste due tipologie di vendita per ridurre i costi della spesa farmaceutica. E lo fa forte dell’accordo siglato a livello regionale con le associazioni dei farmacisti. Perché nella distribuzione per conto, a fare da tramite tra l’azienda sanitaria e l’utente sono proprio le farmacie, con la loro rete capillare sul territorio.
«Abbiamo intenzione di potenziare la distribuzione diretta dei medicinali, affiancandole anche quella per conto», dichiara il dg, che poi spiega il concetto: «Alla consegna di farmaci direttamente in ospedale o nei distretti, chiamata comunemente distribuzione diretta, aggiungeremo anche la pratica dell’acquisto e della consegna dei farmaci tramite le farmacie, che li distribuiscono per conto nostro sul territorio. Per ogni farmaco venduto le farmacie incassano in media 7 euro. Fuori provincia, molte aziende stanno mettendo in atto questa iniziativa, con risultati molto positivi per la razionalizzazione della spesa farmaceutica».
«I medicinali acquistati dall’azienda sanitaria», precisa Faronato, «godono di uno sconto maggiore rispetto a quello praticato alle farmacie e quindi c’è un risparmio. Purtroppo da noi questa pratica non è mai decollata per la resistenza degli stessi farmacisti».
Abbattere questa resistenza non sarà facile e di questo è ben consapevole il direttore generale, che però non si dà per vinto. «Non è semplice, ma sono convinto che si possa raggiungere l’accordo, a fronte anche di ulteriori servizi offerti dalle stesse farmacie. La nostra proposta è stata presentato a i titolari delle farmacie nel corso di un incontro informale. Se le resistenze non dovessero essere superate, saremmo costretti a concentrarci in maniera ancora più capillare e puntuale sulla distribuzione diretta», prosegue Faronato.
«Queste due strade», prosegue, «ad oggi hanno portato a risultati positivi, perché il problema della distribuzione diretta non è solo relativa ai costi, ma dà anche la possibilità di controllare la persona a cui vengono somministrati. Ad esempio, la distribuzione diretta al paziente psichiatrico, garantisce la possibilità di utilizzare il momento della somministrazione del medicinale per un aggancio terapeutico con l’utente».
E a chi obietta che la vendita diretta crea sprechi, il direttore generale dell’USl 1 ribatte: «Come per tutti i percorsi e i processi, si può sempre e solo migliorare, ma il dato incontrovertibile è chiaro: le Usl che hanno adottato questi sistemi, spendono meno delle altre».
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