Farmacia Immacolata crescono gli utenti ma servono dentisti e alcuni farmacisti

Al servizio ultimamente anche residenti dell’Agordino colpiti dal maltempo e ora in gravi difficoltà economiche



Mille accessi all’anno per chiedere farmaci ma anche prodotti per la pulizia della casa e della persona, perché le condizioni economiche della persona non consentono di sostenere queste spese.

Cresce di anno in anno l’attività della Farmacia dell’Immacolata che ieri ha festeggiato il suo quarto compleanno. Voluta da don Gigi Vian, l’attività viene portata avanti da un gruppo di una quindicina di volontari capitanati dal farmacista Giorgio Corradini D’Elia con la moglie Serena Rover, uniti dal desiderio di essere utili alle persone che sono nel disagio. Sono bellunesi, ma anche stranieri che abitano e lavorano nel Bellunese da anni.

«Abbiamo tante famiglie con giovani che vengono da noi», dice Corradini D’Elia, «con situazioni di difficoltà per la perdita di lavoro di uno dei componenti, o per problemi di dipendenza da alcol, droga e anche dal gioco d’azzardo. Dopo l’alluvione di fine ottobre, al nostro servizio stanno arrivando anche alcune famiglie dell’Agordino che erano già in difficoltà, ma che dopo il maltempo si trovano in grave crisi. Sono utenti con vari disagi alle spalle, che noi cerchiamo di aiutare. D’altra parte», aggiunge il farmacista, «al di là dei proclami nazionali di lotta alla povertà, siamo ben lontani nel nostro Paese dall’aver sconfitto la povertà. Il vero problema è che non si va al cuore dell’indigenza che è anche solitudine, dipendenza, marginalità».

Ma il servizio garantito dalla Farmacia dell’Immacolata non è solo quello di fornire i medicinali a chi ne ha bisogno, ma anche quello di curare la persona a 360 gradi, per quanto è possibile. «Servirebbe un dentista che presti la sua opera gratuitamente, insieme a quello che lavora già da alcuni anni per noi, così da far fronte alle sempre più numerose richieste che ci giungono. Cerchiamo anche nuovi farmacisti per dare una mano qualche ora al sabato, quando il servizio è aperto dalle 8 alle 13, perché non riusciamo a dare risposta ai nostri utenti».

Richieste che sono in aumento. «Servono prodotti per la pulizia della casa e della persona», dice Corradini D’Elia. «Ringraziamo la disponibilità e generosità dei bellunesi che ci aiutano in vari modi a continuare la nostra opera. I farmaci ci arrivano grazie alle due convenzioni con il Banco farmaceutico e alla Fondazione Rava, ma anche grazie alle piccole realtà associative che danno il loro contributo in medicinali, ma anche in denaro o altri prodotti da distribuire».

«Anche quest’anno per la seconda volta consegneremo ai tanti bambini che accedono al servizio con le loro famiglie i giocattoli per San Niccolò che alcuni generosi bellunesi ci hanno donato», ci tiene a precisare il farmacista che aggiunge: «Quello che le persone trovano venendo qua, secondo quanto ci ha insegnato don Gigi Vian, è una famiglia, la dignità, il senso di fraternità, il vivere semplicemente. Molto spesso molti vengono qui per trovare una parola di conforto, di sostegno. Un aiuto non solo materiale ma anche spirituale. E molti degli utenti si sentono parte di questo gruppo tanto che ci danno una mano nella pulizia dei locali, nella sistemazione. E chi è riuscito a trovare un lavoro e ad uscire dalla povertà si ricorda ancora di noi e ci porta un aiuto, o anche soltanto un amico che è in difficoltà. Siamo un’associazione di volontariato cattolico e siamo pronti a sporcarci le mani ma anche a piegare le ginocchia, pregando per coloro che sono nel disagio».





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