Faronato: «Stiamo monitorando chiamate e servizio»
BELLUNO. «Stiamo monitorando le chiamate e anche la qualità del servizio offerto. Per quanto ci riguarda non possiamo pensare di avere servizi sotto utilizzati».
È chiaro e determinato il direttore generale dell’Usl 1, Pietro Paolo Faronato, parlando del servizio di guardie mediche, servizio che è stato rivisto e razionalizzato a partire dal primo ottobre.
Malgrado le polemiche e le proteste di molti medici del servizio in questione, che hanno lamentato la difficoltà e il disagio nel dover coprire un’area molto più vasta rispetto a prima, mettendo anche in forse la possibilità di riuscire ad arrivare in tempo in ogni posto vengano chiamati, la direzione strategica dell’azienda sanitaria non pare intenzionata a lasciarsi “commuovere”.
«Ripeto che il servizio di guardia medica non risponde a bisogni di emergenza e urgenza, per i quali interviene il 118 e il pronto soccorso, ma si sostituisce al medico di base nelle ore in cui non sono aperti gli ambulatori. Se poi è una questione di auto o di spazi, siamo disposti a trovare una soluzione. Se invece di dieci minuti, i medici ne impiegheranno venti per raggiungere il paziente, non ci sono problemi».
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