Farra punta sul legno per dare calore agli edifici pubblici

Sarà inaugurata entro quest’anno la centrale a cippato dotata di otto caldaie per utilizzare il legname locale
Di Ezio Franceschini
L'inaugurazione della nuova rotatoria e della riqualificazione della spiaggia di Farr d'Alpago
L'inaugurazione della nuova rotatoria e della riqualificazione della spiaggia di Farr d'Alpago

FARRA D’ALPAGO. Sarà inaugurata entro quest’anno la nuova centrale termica a biomasse destinata a fornire calore alla palestra e agli altri edifici pubblici di Farra.

Il progetto è stato presentato nei dettagli al centro ittiogenico a Farra d’Alpago. La centrale a biomasse da questo inverno riscalderà gli ambienti e l’acqua per uso sanitario di tutti gli edifici comunali: municipio, scuole e palestra. Il nuovo sistema centralizzato di produzione e trasporto del calore e di riscaldamento dell’acqua sanitaria (l’uso dei pannelli solari la garantirà anche in estate) verrà situato in prossimità del polo scolastico e coprirà il fabbisogno energetico annuo sviluppando una potenza pari a 686.815 kWh.

Il costo totale dell’operazione è di 770.000 euro ed è un progetto finanziato con fondi europei e regionali (521 mila provengono da fondi dell’Unione europea per l’incremento delle fonti rinnovabili, e 242 mila euro dalla Regione per progetti riferiti al risparmio energetico e alla diminuzione delle emissioni in aria dei gas che producono l’effetto serra).

Nel corso del work shop dedicato al progetto e organizzato dall’amministrazione comunale sono intervenuti l’associazione italiana Energie Agroforestali (Aiel) con Francesco Valter e Marino Berton e l’azienda OkoFen che ha fornito e realizzato l’impianto.

Farra è ricca di boschi e fa parte della filiera forestale «e questo rappresenta già un vantaggio», ha fatto presente il sindaco Floriano De Pra, «per il nostro Comune sarà praticamente un’operazione a costo zero».

Il combustibile che andrà ad alimentare le 8 caldaie previste nel progetto del Comune (costato 5.500 euro) è ricavato da biomasse forestali e prodotto in forma di pellet da aziende che fanno anch’esse parte della filiera forestale come il Comune di Farra d’Alpago, fornitore della materia prima.

La buona qualità del riscaldamento prodotto fa coppia con il risparmio che si ottiene riducendo il consumo di carburanti fossili come il gasolio e il metano, che sono prodotti d’importazione. Inoltre non è secondario il favore di cui beneficia l’ambiente con la riduzione delle emissioni nocive che contribuiscono all’effetto serra. Accanto alle vecchie caldaie a gasolio (che potranno venire buone in caso di emergenza) saranno installate due caldaie a pellet, che saranno posizionate nella zona della nuova rotonda in un’area demaniale in prossimità del complesso scolastico e della palestra comunale. A beneficiare del nuovo impianto, più economico ed ecologico, saranno dunque i locali del municipio (grazie al sistema di teleriscaldamento), il polo scolastico con l’asilo nido, la scuola materna e quelle elementari e medie e la palestra comunale polifunzionale.

Nel medesimo progetto sono inseriti anche l’acquisto e il montaggio di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria che troveranno posto sul tetto di una delle scuole e che serviranno a rifornire il nuovo sistema energetico anche nei mesi estivi.

Per il Comune si prevede un risparmio annuale per le spese energetiche di oltre trentamila euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi