Fattura elettronica? I farmacisti la presentano anche di carta

BELLUNO. C’è ancora molta strada da fare sul fronte dell’informatizzazione di tutto quel che riguarda la pubblica amministrazione e non solo: spesso, infatti, gli utenti sono ancora costretti a...
Belluno, 26 marzo 2006. Grubissa Roberto presidente associazione titolari di farmacia associata a federfarma
Belluno, 26 marzo 2006. Grubissa Roberto presidente associazione titolari di farmacia associata a federfarma

BELLUNO. C’è ancora molta strada da fare sul fronte dell’informatizzazione di tutto quel che riguarda la pubblica amministrazione e non solo: spesso, infatti, gli utenti sono ancora costretti a presentare la documentazione cartacea agli enti locali.

A precisare questa situazione sono anche i farmacisti, da qualche tempo alle prese con la rivoluzione del sistema di vendita, che ancora non è proprio tarata al meglio. «Facciamo la fattura elettronica, senza aver mai abbandonato quella cartacea», precisa Roberto Grubissa, presidente di Federfarma Belluno. «E questo perché molti uffici pubblici non sono ancora in grado di gestire questo nuovo sistema, dando anche la certezza del pagamento. E così, oltre a inviare via web la documentazione, siamo costretti a presentarla in versione materiale. È un po’ quello che è accaduto per la ricetta elettronica, che non ha sostituito quella di carta, visto che siamo ancora obbligati a presentare su supporto cartaceo le fustelle dei farmaci che comprovano la vendita. E tutto questo per noi è un doppio lavoro, che allunga i tempi di esecuzione delle singole azioni».

«Come in tutti i cambiamenti, certo, ci vuole del tempo per adattarsi e per entrare a regime pienamente», precisa Gianfranco Venturelli, titolare dell’omonima farmacia bellunese di via Santo Stefano e membro di Federfarma Belluno.

Ma il tragitto della fatturazione va direttamente al ministero dell’Economia e finanza. «E a noi soggetti convenzionati con gli enti ci va anche bene», puntualizza Grubissa. «Non oso pensare a chi, di altri settori, deve presentare i documenti per le gare di appalto e deve mettere tutti i codici relativi a questo appalto all’interno della fattura. L’operazione, da quanto mi dicono, non è così semplice e immediata come si potrebbe pensare. Insomma, siamo di fronte al solito pasticcio all’italiana dove si complicano le cose, invece di semplificarle». (p.d.a.)

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