Fattura elettronica tempistiche lunghe per le operazioni costi e primi disagi

In montagna la rete internet non funziona bene dappertutto Le associazioni: «Siamo a disposizione dei nostri associati»



Da mercoledì tutti i titolari di partita Iva sono alle prese con una rivoluzione epocale: quella della fattura elettronica. In questi primi giorni non mancano i disagi: il portale dell’Agenzia delle Entrate non sempre consente di effettuare le operazioni in maniera rapida e non mancano i momenti in cui si blocca. La prova del nove, anche a detta delle associazioni di categoria, la si avrà la prossima settimana, quando tutte le attività riprenderanno il lavoro: in questi giorni infatti alcune sono ancora in ferie.

Le associazioni si sono mosse per tempo per fornire un servizio ai loro associati. «Abbiamo messo a disposizione un servizio completo, facendo un’ampia informazione per le aziende che seguiamo», spiega il direttore dell’Appia Giuseppe Da Rold. «Abbiamo fatto incontri mirati, suddivisi per tipologia di aziende, fornito un software che sta dimostrando di funzionare e siamo a disposizione per fornire appoggio per ogni criticità che dovesse manifestarsi. Certo è che la fatturazione elettronica rappresenta un adempimento e costi in più per le aziende».

I software non sono gratuiti, infatti. E, a giudicare dai commenti di chi si è già trovato alle prese con le prime fatture in formato XML, ci vuole più tempo per effettuare un’operazione rispetto al sistema che si adoperava fino al 31 dicembre. Il portale dell’Agenzia delle entrate, inoltre, è ottimizzato per funzionare con Explorer, la navigazione non è immediata e alcune pagine non funzionano in maniera corretta. Ieri ci sono stati anche problemi di riconoscimento del file XML, il formato delle fatture.

«E non dimentichiamo che molte aziende in questa settimana sono ancora in ferie», ricorda Stefano De Gan, che fa il consulente per il lavoro. «Sono preoccupato per quello che potrebbe accadere alla fine del mese, quando molte imprese e professionisti elaboreranno le fatture mensili. Speriamo che il sistema tenga».

In montagna, poi, c’è un problema in più: in molte zone la copertura internet è carente, o scarsa. «Gli operatori economici sono molto preoccupati e lo sono anche io», conclude De Gan.

Le associazioni di categoria sono in fase di attesa. Da un lato sia Appia che Confartigianato ritengono la fatturazione elettronica un buono strumento per l’accertamento fiscale, dall’altro, però, riconoscono che si tratta di un adempimento in più e che questo “sacrificio” richiesto alle aziende deve essere “ripagato” con la sburocratizzazione: «Si devono ridurre le incombenze per le imprese», dice infatti Da Rold dell’Appia.

«Stiamo vivendo un cambiamento epocale, paragonabile solo all’entrata in vigore dell’euro», aggiunge la presidente di Confartigianato Claudia Scarzanella. «Sarà importante vedere come sarà utilizzata questa innovazione: se servirà per sgravare le imprese dalla burocrazia, ben venga, ma lo Stato ci deve garantire che ci sarà uno sgravio in tal senso. Altrimenti la fatturazione elettronica sarà solo l’ennesima incombenza nei confronti delle imprese. Superiamo questo periodo di transizione, ma puntiamo con decisione alla sburocratizzazione, che è assolutamente necessaria». —



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