A febbraio occupazione media su del 2,1% per gli hotel di Cortina
L’analisi è stata effettuata da HBenchmark per l’Assoalbergatori ampezzana

Dopo gli ottimi risultati ottenuti a dicembre e gennaio, anche la coda di stagione premia Cortina.
Secondo l’analisi effettuata da HBenchmark per l’Assoalbergatori ampezzana, infatti, febbraio si è assestato su un’occupazione media consolidata del 78% a +2,1% sullo scorso anno. Merito in parte della neve, il cui recente arrivo, pur se non in quantità eccezionale, ha fatto guadagnare alla destinazione 11 punti percentuali in appena 15 giorni, dato ancor più significativo se si considera che nel 2024 proprio a febbraio c’era stato il carnevale, caduto invece a inizio marzo nel 2025.
I picchi di presenze si sono registrati nei fine settimana con un tasso occupazionale tra l’80% del primo weekend e l’87% dell’ultimo, San Valentino sold out e lo slot clou delle settimane bianche (17 – 23 febbraio) a sua volta prossimo al tutto esaurito.
Il mese ha evidenziato inoltre una nuova impennata del comparto high luxury cresciuto del 10,3% in 12 mesi e, anche in questo caso, quasi sempre sold out nei weekend e durante le settimane bianche.
Il segmento basic ha comunque performato più che dignitosamente, soprattutto dal 20 in poi, quando le sue prestazioni hanno ripreso rapidamente quota allineandosi ai risultati degli anni precedenti.
Per quanto concerne la durata della permanenza, l’analisi parla di una media mensile di 5,2 giorni (4,8 nella fascia di alta gamma e 5,6 nelle restanti), saliti a 6,5 nel periodo “caldo” tra il 14 e il 22.
«Nel complesso tutti abbiamo lavorato bene, anche grazie al meteo favorevole», afferma Stefano Pirro, Presidente dell’Associazione degli Albergatori di Cortina. «Ora ci concentriamo su marzo, un mese tradizionalmente abbastanza tranquillo e positivo che potrebbe riservarci sorprese. Le prenotazioni, tenendo conto degli alti e bassi tipici del periodo, sono infatti abbastanza buone, con una media che supera il 55% di occupazione e massima concentrazione dei flussi (picchi anche dell’80%) nei fine settimana»
«Avremo poi un aprile a sua volta molto interessante dal momento che le festività di Pasqua, Liberazione e 1° Maggio capiteranno in sequenza intervallate solo da una manciata di giorni e, presumibilmente, saranno in molti a muoversi verso le località di villeggiatura per concedersi una pausa rilassante dalla routine quotidiana. Considerando che vari alberghi saranno chiusi per il consueto turno di riposo prima del tour de force estivo, siamo comunque oltre il 40% di acquisito sulle strutture che invece hanno deciso di rimanere aperte e questo ci fa molto piacere».
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