Feinar, il trasloco all’ex Icb slitta all’agosto del 2014
BELLUNO. Via libera. Dopo uno stop di tre mesi, da martedì riprenderanno i lavori all’ex Feinar. Un incidente di percorso con ripercussioni economiche per la federazione tra Confindustria e Confartigianato, che si occupa di paghe e contabilità delle aziende associate. Il trasloco dai locali del centro storico all’area di Mier una volta occupata dalla Sanmarco e dall’Icb, slitteranno di un anno.
Il via libera alla Bortoluzzi. Il blocco dei lavori era causato dalla crisi economica che aveva attanagliato la Bortoluzzi srl, una delle storiche aziende edili bellunesi. Dopo l’ok a metà febbario del tribunale di Belluno al concordato preventivo e al piano di salvataggio presentati dall’azienda, l’impresa ha dovuto rimodulare il proprio contratto con la Feinar. Contratto che venerdì è stato approvato dal cda della federazione: «Finalmente si riparte», sospira il presidente Feinar, Luigi Curto. «Abbiamo dato il via libera al nuovo contratto presentato dalla Bortoluzzi e martedì riprenderanno i lavori. Previsti un cronoprogramma con tempi precisi e vari step di avanzamento lavori, alla scadenza dei quali noi come Feinar ci siamo impegnati al pagamento delle aziende subappaltatrici».
Rischio blocco. Dopo mesi di apprensione, Curto può tirare un sospiro di sollievo: «Non sono stati mesi facili per noi. Se malauguratamente il tribunale avesse bocciato la richiesta di concordato avanzata dalla Bortoluzzi e se l’azienda fosse incappata nel fallimento, per noi sarebbe stata dura. Il cantiere, che comporta un investimento di sei milioni di euro, sarebbe stato bloccato; noi avremmo dovuto chiederne lo svincolo e rimodulare i contratti con i subappaltatori. In poche parole, i tempi per la fine dei lavori alla Feinar sarebbero diventati epici».
Il trasloco slitta di un anno. E invece il ritardo accumulato sarà di soli tre mesi: i locali saranno consegnati il 30 novembre (invece del 31 agosto). «Per noi è una bella notizia», prosegue Curto, «anche se questo ritardo scombussola i nostri programmi economici e soprattutto logistici. Il trasloco dei nostri uffici, infatti, slitterà giocoforza all’agosto del 2014, in ritardo di un anno rispetto al cronoprogramma. Il perché è presto spiegato: non possiamo traslocare in inverno, quando le aziende che serviamo sono in piena attività. Abbiamo bisogno di tempo e di calma. Il periodo di agosto, quindi, quando la maggior parte delle imprese è chiusa per ferie, è il migliore per il nostro spostamento».
L’ex Icb rinasce. Sei milioni di euro (suddivisi tra Feinar e Reiviscar) per un edificio di tre piani fuori terra (6 mila metri quadrati complessivi) più un piano interrato di 3 mila metri con parcheggi e magazzini; all’esterno ci saranno altri 15 mila metri quadrati di spazi aperti con un parco e vaste aree pedonali, più alcuni parcheggi per gli utenti.
Un duro colpo per il centro storico. A lavori ultimati, le 120 persone che lavorano alla Feinar, sparse negli uffici di via Mezzaterra, via San Lucano, via del Piave e piazzale Resistenza, verranno tutte trasferite nell’area dell'ex Icb: «Mi dispiace per i locali del centro, ai quali saranno comunque rinnovate le convenzioni, ma non potevamo più attendere. Nell’area un tempo occupata dalla San Remo e dalla Icb, gli utenti e il nostro personale potranno godere di servizi migliori. Per noi si tratta di un investimento importante».
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