Feltre: abusi sui figli, condannato a 8 anni
Il padre-padrone fu arrestato nell'agosto 2009 dopo un'auto-denuncia
Il tribunale di Belluno Condannato il feltrino che abusò dei suoi figli
FELTRE. Il giudice ha trascorso due ore in camera di consiglio prima di decidere di condannare un imprenditore del Feltrino ad otto anni di reclusione per aver abusato sessualmente dei suoi due figli per quasi dieci anni.
La pesante sentenza è stata letta nel tardo pomeriggio, dopo un'ora e mezza di intensa discussione. Il giudice ha anche riconosciuto 100 mila euro di risarcimento alla figlia e 60 mila euro al figlio (costituitisi parte civile con l'avvocato Roberta Resenterra). Una "disparità" di risarcimento dovuta al fatto che la figlia subì le attenzioni morbose del padre-padrone (difeso dall'avvocato Sandro De Vecchi) per più anni rispetto al fratello.
Ora i legali stanno cercando di raggiungere un accordo affinché tutti i beni dell'imputato (attualmente in una comunità di recupero, in attesa che la sentenza diventi definitiva) vengano intestati ai figli. La vicenda emerse il 14 agosto del 2009 quando la figlia dell'imputato prese il coraggio tra le mani e raccontò alla nonna paterna la sua verità. Una verità fatta di abusi sessuali subìti fin da quando era bambina, per una decina d'anni, dal 1999 al 2009. La nonna, seppur scossa dall'agghiacciante racconto, convocò il figlio in casa e, puntandogli contro un coltello, lo minacciò dicendo: «Ora confessa tutto e poi ti uccido».
L'uomo, messo alle strette, a testa bassa, ammise le sue colpe, confermando il racconto della figlia. A quel punto, l'anziana ordinò al figlio di andare a costituirsi alle forze dell'ordine. Così, l'uomo fece all'indomani, raccontando i dieci anni di abusi a cui sottopose la figlia ed il figlio minorenni.
A quel punto, le forze dell'ordine iscrissero l'uomo nel registro degli indagati e convocarono nei propri uffici i figli e la moglie. I figli confermarono le accuse mentre la moglie disse di non essersi mai accorta di nulla.
Il 22 agosto, al termine di rapide indagini che diedero i riscontri voluti, l'uomo, che nel frattempo era andato a vivere negli uffici della sua ditta, per evitare il contatto coi figli, venne arrestato su ordine di custodia cautelare emesso dal giudice delle indagini preliminari Aldo Giancotti.
L'uomo è uscito dal carcere nell'agosto del 2010 e da allora si trova in una comunità di recupero, frequentando corsi per recupero di pedofili. Ora il padre-padrone è in attesa che la pena diventi definitiva, dopo che i giudici di Appello e Cassazione emetteranno il loro verdetto.
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