Feltre, arrivano i mini appartamenti per i padri separati in difficoltà
Dopo la casa Coletti per donne maltrattate, arriva quella per uomini che hanno sbagliato ma sono pronti a fare pace con la vita.
È stato pubblicato il bando, a cura della municipalizzata Azienda feltrina servizi alla persona per l’assegnazione di tre alloggi a canone simbolico, destinati a padri separati e con ridotta capacità di reddito tanto da non potersi permettere una casa in affitto.
I tre miniappartamenti ricavati nella palazzina del complesso di Borgo Ruga dove c’erano gli uffici della municipalizzata prima del trasferimento all’ex pretura sono pronti, arredati, confortevoli e anche a “misura di bambino” visto che al padre di famiglia sarà consentito vedere lì i propri figli.
Ci sono delle condizioni, evidenzia il direttore dell’azienda Stefano Triches. La prima: l’alloggio potrà essere occupato solo per due anni, il tempo che serve per trovare una sistemazione stabile.
Per tutte le situazioni è da considerarsi inderogabile la presenza di figli minori o maggiorenni non economicamente indipendenti o disabili, conviventi stabilmente con l’altro genitore. Ma chi occupa l’alloggio deve dimostrare anche di pagare l’assegno di mantenimento per la prole. La compartecipazione economica è appunto di 40 euro di affitto mensile e di 80 euro per le spese (luce, acqua, riscaldamento). Le spese per i rifiuti (Tari) saranno a carico del beneficiario.
Ci sono situazioni che possono causare l’uscita dal miniappartamento assegnato: fra queste la morosità che non sia giustificata da validi motivi e la mancata presentazione mensile della documentazione che attesti il versamento del contributo di mantenimento per la prole.
Si rischia di uscire soprattutto se l’assegnatario si dimostra poco attivo nella ricerca di un equilibrio ecomomico-abitativo autonomo. Ogni qualvolta si libererà un appartamento, e comunque di norma ogni 24 mesi, verranno raccolte nuove domande a garanzia del turn over.
L’azienda, quando ha provveduto al trasloco all’ex pretura, aveva pensato a questa nuova emergenza, quella degli uomini che devono lasciare la casa a moglie o convivente, su decreto del tribunale, che non possono pagare un affitto perché hanno l’obbligo del mantenimento e devono mantenere anche se stessi.
I tre mini appartamenti (camera, bagno, cucina abitabile) sono stati ristrutturati e arredati in funzione di un unico occupante che, secondo le modalità di affido dei figli, potrà ospitare i minori nei tempi e nei modi consentiti in sede di separazione. Nei mesi scorsi si è stilato il regolamento per l’assegnazione, tramite il confronto con il consultorio familiare. I mini appartamenti e i percorsi di assistenza sono destinati esclusivamente ai residenti a Feltre.
Per ogni informazione, e per presentare richiesta, ci si può rivolgere all’Azienda feltrina servizi alla persona – Ufficio servizi sociali. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi