Cimiteri, a Feltre i rincari da gennaio: tombe anche a 41mila euro

Il Comune ha adeguato le tariffe all’Istat con aumenti per tutte le tipologie. La spesa per i loculi venduti ai viventi sale a 3.421 euro in seconda e terza fila

Raffaele Scottini
Cimitero Monumentale di Feltre
Cimitero Monumentale di Feltre

Prezzi più alti dal primo gennaio per le tariffe cimiteriali. I costi dei loculi variano a seconda se sono venduti per i defunti o ai viventi, i quali per la prenotazione pagano un po’ di più.

Per i loculi si spenderanno dai 333 ai 570 euro in più. L’aumento è stato approvato dalla giunta comunale considerando che l’ultimo adeguamento, tenuto conto dell’indice Istat, risaliva al dicembre 2010, sia per le concessioni che per i servizi cimiteriali.

In seguito a una ricognizione, gli uffici hanno verificato poi che sono richiesti talvolta dall’utenza servizi di carattere straordinario che richiedono una specifica tariffazione attualmente non prevista. L’indice Istat di crescita dei prezzi dal gennaio 2011 al gennaio 2024 è stato del 26,3 per cento.

Nel documento della giunta comunale viene specificato che: «Si ritiene, in un’ottica di periodica revisione delle tariffe per servizi e concessioni cimiteriali che tenga conto anche dell’incremento dell’indice Istat, di procedere all’aggiornamento delle tariffe vigenti dal primo gennaio 2025 eliminando nel contempo la tariffa denominata “servizio necrofori” pari a 201 euro e aggiungendo nuove tariffe per servizi straordinari ad oggi non previste».

Cosa cambierà 

Fino al 31 dicembre di quest’anno un loculo acquistato da vivo in prima fila costa 2.376 euro, mentre dal primo gennaio 2025 si pagherà 2.851 euro. Per il defunto, si passerà dagli attuali 1.980 euro a 2.376 euro.

La tabella delle tariffe prevede poi per la seconda e terza fila del colombario di passare per il vivente da 2.851 euro a 3.421 euro e per il defunto da 2.376 a 2.851 euro; per la quarta fila il costo sale per il vivente da 2.280 euro a 2.736 e per il defunto da 1.900 a 2.280, mentre per la quinta fila la spesa passa per il vivente da 1.995 euro a 2.349 e per il defunto da 1.663 euro a 1.996 euro.

Riguardo agli ossari, il prezzo di quelli individuali sale da 418 a 502 euro e quelli di famiglia da 628 a 754 euro. La sepoltura privata per una durata di quarant’anni per ogni salma passa da 1.538 euro a 1.846 euro, mentre per dieci anni passa da 383 euro a 460.

Il prezzo per il deposito dei resti delle salme in sepoltura già esistente, deposito di una o più urne cinerarie in loculi ossari già concessi o in sepoltura privata già concessa e deposito della salma in loculo già concesso passa da 272 euro a 326 euro.

Quanto alle tombe di famiglia, al cimitero urbano si passa da 34.639 euro a 41.567 euro, al cimitero di Mugnai si va dagli attuali 30.790 a 36.948 euro e negli altri cimiteri frazionali si passa da 26.941 euro a 32.329 euro.

Sull’importo della concessione vanno anche calcolate le spese di registrazione e bollatura del relativo contratto. L’imposta e i bolli saranno quelli in vigore all’atto della stipula del contratto. Il costo per la tumulazione di persone estranee in tombe di famiglia sale da 1.923 euro a 2.308.

Caso a parte il cimitero di Sanzan, per il quale sono previste tariffe “non residenti” con un canone suppletivo del 10 per cento della tariffa in vigore.

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