Feltre dice addio alla vecchia rolba. «Servono 130 mila euro»

La macchina per rifare il ghiaccio in pista è troppo vecchia per essere riparata.

Bortoluzzi: «Sono certo che con l’assessore Zatta troveremo una soluzione»

Roberto Curto

FELTRE. Al palaghiaccio, la vecchia rolba – la macchina che serve per rifare il ghiaccio al termine di un turno di pattinaggio o tra un tempo e l’altro di una partita di hockey – in servizio dal 1994 è stata definitivamente dismessa lo scorso dicembre perché ormai vecchia e con il sistema di controllo fuori uso.

La cooperativa Elementa ha rimediato noleggiandone una fino al termine della scorsa stagione, ma ora ciò che è sicuro è che quei circa 130 mila euro necessari per acquistarne una nuova andranno trovati da qualche parte

L’opposizione di centrosinistra aveva tentato di passare il testimone alla nuova amministrazione relativamente a una scheda da circa 200 mila euro rientrante nei Fondi per i Comuni di confine, che oltre all’acquisto della rolba metteva nel carrello della spesa un ledwall e delle luci stroboscopiche, quelle per intenderci che si utilizzano durante le feste musicali per creare coreografie e giochi di colore.

«La rolba è una necessità che andrà affrontata», spiega l’amministratore della cooperativa Elementa, Andrea Bortoluzzi, «mentre gli altri acquisti erano delle proposte che avevamo avanzato all’amministrazione comunale in quanto utili alle attività del Palafeltre, ma non solo. Luci e ledwall si possono spostare ovunque dove servono. Penso al Palio e al Giro delle Mura, ma sono solo le prime due cose che mi vengono in mente. Sono elementi che diventano patrimonio della città. Ecco perché la scheda arrivava a 200 mila euro».

Malgrado la decisione della giunta Fusaro di dirottare i 500 mila euro dei Fondi di confine su altri obiettivi, Bortoluzzi è fiducioso che si possa arrivare a una svolta positiva: «Gli uffici comunali sono già a conoscenza della questione e penso che presto il nuovo assessore allo sport, Maurizio Zatta, vorrà incontrarmi per avere un quadro completo di cosa rappresenta il Palafeltre per la città e lì verificheremo le possibilità per l’acquisto della nuova rolba. Penso ad esempio ai fondi destinati per le olimpiadi di Milano – Cortina 2026. Abbiamo qui al Palafeltre la sede del comitato veneto della Federazione sport ghiaccio che può essere un eccellente tramite per cercare di arrivare a un contributo. D’altra parte, dopo tutta la serie di lavori e migliorie che sono già state eseguite, restano ancora da adeguare gli spogliatoi ai nuovi standard richiesti in base a un progetto già esistente. Per il resto il Palafeltre è un impianto già moderno e sarebbe impensabile se ci fossero problemi per la mancanza della macchina per rifare il ghiaccio della pista».

L’impianto è stato oggetto in questi ultimi anni di numerosi interventi: dal tetto alle balaustre, queste ultime omologate anche per il Para ice hockey che è sport paralimpico, dall’intero impianto luci la cui intensità si adatta al tipo di manifestazione che si svolge sul ghiaccio, alla rivisitazione interna degli spazi operata dalla stessa Cooperativa Elementa.

Un progetto da circa due milioni di euro che ora attende il nuovo stralcio relativo all’ampliamento degli spogliatoi, opera inserita nel piano delle opere pubbliche dalla precedente amministrazione comunale.

Argomenti:cronacaFeltre

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi