Feltre, due giorni in compagnia degli alpini
FELTRE. Oggi e domani la città si rimette il cappello con la penna nera, pronta ad accogliere migliaia di alpini. Triplicare il migliaio di partecipanti dell'anno scorso è l'aspettativa del Battaglione alpini Feltre e gruppo artiglieria da montagna Agordo, che dopo l'esordio del 2015 vuole crescere e consolidarsi per diventare un appuntamento fisso negli anni. Saranno due giorni di “Orgoglio alpino”, che è il nome dato alla manifestazione, quest'anno focalizzata soprattutto sulla protezione civile. All'interno della caserma Zannettelli, nella piazza d'armi, verrà allestita una cittadella della protezione civile e circa 160 volontari tra squadre specialistiche di emergenza idrogeologica, di antincendio boschivo e di sicurezza alpinistica, saranno impegnati in varie dimostrazioni.
La caserma sarà il fulcro della manifestazione e l'apertura dei cancelli oggi alle 9.30 è il primo momento del programma. Seguiranno l'alzabandiera (alle 10) e lo sfilamento alle 11 fino al monumento ai caduti. Alle 11.45 appuntamento nel piazzale di Farra intitolato al Battaglione alpini Feltre per un momento di riflessione davanti ai monumenti dedicati alla presa del monte Cauriol e ai caduti in Afghanistan. Nel pomeriggio verrà consegnato il premio “Penna alpina per la nostra montagna”, alle 16 nella Sala degli elefanti della Birreria Pedavena. Tornando in caserma, dalle 18 alle 21 saranno protagoniste le squadre specialistiche della protezione civile. Alle 22.45 sarà servito il rancio alpino, mettendo in funzione la cucina da campo. Anche questo rientra nell'attività della protezione civile, perché si testerà la capacità di utilizzare l'apparecchiatura per essere in grado di intervenire nel momento di bisogno per la ristorazione della popolazione.
Domani mattina, nel più classico dei programmi alpini, dopo la messa in caserma alle 8.30 e l'ammassamento (forse verrà lanciato anche il suono dell'adunata), alle 10.30 partirà la grande sfilata dei partecipanti al raduno lungo le vie cittadine per terminare in Campo Giorgio. Alle 12.30 il rancio sempre alla Zannettelli. «L'idea di fondo è coinvolgere la città», dice il presidente dell'Ana Feltre Stefano Mariech. «Il ricordo della propria caserma, per chi ha fatto l'alpino, è un elemento molto forte, che ti resta dentro, come il ricordo di casa quando non ci sei da tanto tempo. Fare un'iniziativa come questa senza l'apertura della Zannettelli riuscirebbe al 20 per cento. È l'elemento trascinante».
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