A Feltre quasi 30 mila visitatori per la Fiera dell’oggetto ritrovato
Chiusa la tredicesima edizione, la fiera si è ormai consolidata tra i mercatini del Veneto più gettonati dai collezionisti
Ci sono tantissimi tipi di collezione e ogni volta c’è qualcosa di nuovo sui banchi, o meglio pronto a nuova vita.
C’è sempre qualche sorpresa che aspetta di essere scoperta tra i banchi della Fiera dell’oggetto ritrovato, che continua a riscuotere successo, richiamando dalle 2 mila alle 3 mila persone nell’arco della giornata.
Il che significa che l’anno appena concluso si è chiuso con una partecipazione di quasi 30 mila visitatori. Quella del 2024 è stata la tredicesima edizione ed è confermata anche la quattordicesima, che partirà ad aprile (il 13) e andrà avanti come di consueto ogni seconda domenica del mese fino a dicembre.
Il mercatino dell’antiquariato e dell’usato, lanciato nel 2012 da Massimiliano Conzada e Vittorio Gris, è diventato ormai un appuntamento fisso e un punto di riferimento per tantissimi appassionati che arrivano fin dal mattino presto, ancora prima che si alzi il sole, alla ricerca dell’affare o del pezzo mancante della collezione. Poi un po’alla volta si susseguono i curiosi, che magari vengono attratti da qualche ricordo.
«Uno addirittura in primavera girava con la torcia per cercare la roba», racconta Massimiliano Conzada. «Ci sono quelli che vengono a cercare oggetti della Grande Guerra, i modellini, i libri, le stampe antiche.
C’è un po’di tutto. Un giorno mi ha incuriosito una persona che ha acquistato un rubinetto, perché fa collezione di rubinetti», aggiunge. «Ho visto bei vetri, sculture, monete. Sono saltate fuori anche tante cose vintage, ci sono cose di modernariato e antiche».
Gli oggetti acquistano una seconda vita e si rientra nel discorso del riuso e del riciclo della merce, che era uno degli intenti iniziali. Era l’8 dicembre 2012 (un sabato con la neve), la città era guidata dall’amministrazione Perenzin, quando per la prima volta la cittadella si è riempita di bancarelle di oggettistica antica e usata, e da allora la Fiera dell’oggetto ritrovato è cresciuta, facendo da richiamo anche per rivitalizzare il centro storico.
L’associazione che la organizza è “Feltre vivere il centro storico”. «Quest’anno è andata bene, abbiamo fatto dieci date con tanta affluenza di gente, ma quella dell’8 dicembre è stata annullata a causa del meteo», commenta Massimiliano Conzada. «Il numero di banchi presenti è di circa ottanta, che salgono a più di cento nel periodo di estivo. Come novità, a ottobre abbiamo inserito qualche auto d’epoca, centrando di aggiungere un elemento in più di interesse. Il riscontro è stato buono».
Ottimo il successo della data straordinaria pre-natalizia del 22 dicembre, quando è stata portata anche la slitta d’epoca sotto l’albero di Natale in piazza Maggiore. La formula è vincente. «Il segreto intanto è tenere duro», dice Massimiliano Conzada. «Abbiamo cercato di instaurare un buon rapporto con gli espositori, che vengono volentieri perché si trovano bene.
La forza è quella. C’è gente che dalla prima edizione è sempre venuta senza mai mancare un anno, come una coppia da Monfumo». Guardando all’edizione 2025, «abbiamo tante idee e vediamo se andranno in porto», rilancia Massimiliano Conzada.
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