Feltre, folla all’addio a Fabrizio Fent: «Hai lasciato un forte segno»

Gli spazzacamino in divisa storica hanno scortato il feretro dell’artigiano scomparso a 50 anni. Auto storiche, Vespe e atleti del Rugby Feltre hanno onorato il suo impegno associativo

Laura Milano
Gli spazzacamino in divisa storica rendono omaggio al feretro di Fabrizio Fent
Gli spazzacamino in divisa storica rendono omaggio al feretro di Fabrizio Fent

 

Un funerale che è stato quasi un inno alla vita, un inno alle passioni per quei mestieri antichi che non cambiano divisa e confermano per secoli l’appartenenza, alle passioni futuriste per i motori che continuano a rombare nonostante anniversari di nascita molto lontani.

 

Ecco che l’ultimo saluto al “mago dei camini” Fabrizio Fent, che  ha portato in cattedrale a Feltre centinaia di persone, ha dato forma e contenuti alle sue passioni nate, cresciute e coltivate con cura in 50 anni di vita.

L'Alfa 75 nera di Fabrizio Fent tra i mezzi del Vespa club Feltre schierati in suo onore
L'Alfa 75 nera di Fabrizio Fent tra i mezzi del Vespa club Feltre schierati in suo onore

Quella per il suo mestiere di spazzacamino, iconico e insostituibile, rappresentato dai suoi colleghi di Assocosma in divisa storica con giacca doppiopetto, bottoni dorati e cappello a cilindro in capo, una professione che ha visto Fent anche impegnato sul piano associativo ai vertici provinciali e regionali della categoria. E quella per lo sport e per i motori, per le auto scattanti che facevano impazzire gli appassionati di alta velocità negli anni Settanta, come l’Alfa 75 nera che era il gioiello di Fent e che ieri ha trasportato fin sul sagrato della chiesa la moglie Michela e i figli Alessandro, Silvia e Davide.

 

Ad attendere il feretro c’erano tutte le rappresentanze delle realtà associative che hanno accompagnato la sua vita, interrotta troppo presto da una malattia rapida e aggressiva, da Confartigianato all’associazione degli spazzacamini, dagli atleti vecchi e nuovi del Rugby Feltre agli appassionati di auto d’epoca, fino ai soci del Vespa club Feltre che hanno schierato i modelli storici lungo via Vecellio e davanti al sagrato.

Il funerale di Fabrizio Fent in cattedrale a Feltre
Il funerale di Fabrizio Fent in cattedrale a Feltre

Don Angelo Balcon, nella sua omelia, non ha mancato di sottolineare la laboriosità dell’appassionato artigiano che ha coniugato l’amore per il proprio lavoro, quello per il collezionismo e l’attivismo nel volontariato sportivo.

 

Ma ha messo in evidenza anche il temperamento di Fabrizio Fent generoso e incline ai rapporti umani con amici e clienti che si trasformavano facilmente in rapporti di amicizia. «Fabrizio ha lasciato la sua personale impronta nella vita terrena», ha sottolineato il sacerdote, «e vogliamo credere che occupi ora il posto che Dio gli ha assegnato e riservato».

Fabrizio Fent, scomparso a 50 anni
Fabrizio Fent, scomparso a 50 anni

Le tantissime manifestazioni di condivisione del dolore nella vicinanza alla famiglia, nei giorni successivi alla morte, hanno solo confermato tutte le qualità di Fabrizio, virtù e valori. «Sappiamo quanto è stato coraggioso nell’affrontare la sua malattia e quanto è stato buono, solerte, affidabile, tutte qualità che si sono rivelate anche nella professione che ha esercitato con passione e umanità», ha concluso don Angelo che ha invitato infine i fedeli alla preghiera «per i familiari, per gli amici e per la comunità di Fabrizio».

 

Dal collega di Assocosma che ha preso la parola dal pulpito, non senza commozione, si è innalzato un pensiero rivolto proprio alle preziosità di Fent: «Avevi una splendida famiglia, eri contornato dagli affetti e avevi saputo conquistare la stima di tutti quelli che hai conosciuto e aiutato. Abbiamo visto, e sofferto con te, quanto hai saputo combattere contro un nemico oscuro e minaccioso. Adesso ti chiediamo di intercedere con il nostro patrono, san Floriano, e di proteggerci da lassù».

 

Fabrizio Fent era quello che spronava i suoi amici appassionati di auto storiche e li induceva a mettersi al volante per “fare una passeggiata”. E ieri, sono stati gli amici a scortarlo per l’“ultima passeggiata”. 

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