Feltre: il comune ha perso i nuovi segnali
Annunciati due anni fa, non si sono mai visti. Un acquisto misterioso

Da sinistra un vecchio cartello per il museo civico, un altro difficile da leggere che indica piazza Maggiore e i piccoli segnali piazzati per indi- care la mostra in galleria Rizzarda Sotto il display per i mondiali 2011
FELTRE.
Persi per strada, in un labirinto di burocrazia e di vincoli, i 240 fra segnali direzionali, cartelli turistici e giornali luminosi comprati dal comune due anni fa non sono mai stati installati. Un acquisto avvolto nel mistero che si lascia alle spalle una scia di rimpianti. E' la fine di settembre dell'anno 2009 quando il sindaco Vaccari annuncia al consiglio comunale: presto la città avrà un nuovo arredo verticale. Se ne sentiva il bisogno: i vecchi cartelli sono sbiaditi, cadono a pezzi, non indicano i nuovi percorsi (gli ascensori, per esempio, nessuno sa dove sono; ma anche le mostre o altri luoghi di richiamo sono spesso introvabili per i turisti). In comune lo sanno e infatti già a marzo di quell'anno la giunta aveva deliberato il «riordino e la realizzazione di indicazione di direzione istituzionale, commerciale, alberghiera», per dire che c'era un bel po' di lavoro da fare in centro città - ma anche nei dintorni - per guidare i visitatori, e gli stessi feltrini, sulla strada giusta. L'attesa però non viene premiata. Nell'estate del 2010, con la stagione turistica nel vivo, si scopre che i segnali sono stati acquistati, ma che c'è un problema di vincolo e non possono essere installati senza le indispensabili autorizzazioni ambientali. Il vicesindaco Trento predica pazienza: «Saranno montati a settembre», assicura. Seguono dettagli: le postazioni saranno sessanta, ci saranno quattro giornali luminosi alla Peschiera, al Pasquer, in Culiada e prima della rotonda della stazione, pannelli turistici e di servizio negli incroci e in centro. E anche display che indicano la velocità delle auto. Passano altri mesi. Si avvicina il 2011, anno del giubileo vittoriano, della grande mostra di Tancredi, dei mondiali di bocce, e i segnali scompaiono dai radar dell'amministrazione. Come svaniti nel nulla. Si arriva così ad inaugurare la mostra in galleria Rizzarda segnalandola - ma solo dopo qualche giorno - con cartelli grandi quanto un foglio A4. Trovare il museo è una caccia al tesoro. Il pannello direzionale piazzato fra largo Castaldi e via Roma è lo specchio di una città turistica che cade a pezzi: degli otto cartelli che la compongono, ne restano solo tre. Il comune corre ai ripari e ci monta sopra un display neppure tanto dritto che conta i giorni che mancano ai mondiali di bocce. Per la cronaca sono 43, a oggi. Ma sono ben 840 i giorni trascorsi da quando la giunta ha deliberato di montare i nuovi segnali e a questo punto diventa assai improbabile che Feltre riesca a presentarsi all'appuntamento di metà settembre - un migliaio di ospiti da tutto il mondo - con cartelli a posto e indicazioni precise su come muoversi in città. Ci fossero soldi nelle casse del municipio, si potrebbero almeno stampare mille cartine. Ma neanche quelle saranno pronte per la vetrina internazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video