Feltre: il comune «licenzia» la Dumia

Tagliati da 40 a 13 mila euro i fondi per la cooperativa. Posti di lavoro a rischio per la manutenzione cimiteriale
La pulizia delle strade, ora curata dalla Dumia, sarà affidata ai necrofori
La pulizia delle strade, ora curata dalla Dumia, sarà affidata ai necrofori
FELTRE.
I necrofori dovranno dotarsi di decespugliatori e imparare il mestiere e l'arte della gestione del verde urbano. La nuova riorganizzazione dei servizi cimiteriali mette a rischio tre posti di lavoro alla cooperativa Dumia che si è vista ridurre l'importo della convenzione triennale da 40 mila a 13 mila euro, a fronte di investimenti considerevoli.  La scoperta che ha il sapore della beffa l'ha fatta proprio il presidente della cooperativa Dumia, Luciano Cecchin. Che, a una settimana di distanza dall'inizio dei lavori, non avendo ricevuto alcuna comunicazione dagli uffici, si è recato di persona in comune. E lì si è sentito rispondere che saranno le squadre di operai per i servizi cimiteriali a occuparsi di sfalci e gestione del verde urbano.  Alla Dumia restano le briciole. Il ritocco è pesantissimo, dai 40 mila euro previsti nell'atto di gara firmato il 9 aprile dello scorso anno si passa a tredicimila euro, e forse anche meno. Il presidente Cecchin è sorpreso, amareggiato e preoccupato: se non si fosse dato la pena di informarsi in maniera diretta, visto il silenzio inquietante del comune a pochi giorni dall'inizio dei lavori, non avrebbe saputo nulla della decurtazione, se non a consuntivo.  «La cosa più grave è che ci sono tre posti di lavoro a rischio, quelli dei nostri ragazzi che emergono faticosamente dal tunnel della dipendenza, cercano di rifarsi una vita, pagano un affitto di casa e si trovano di punto in bianco senza occupazione e in balia delle proprie fragilità», dice il presidente Cecchin. La Dumia peraltro, in previsione dell'avvio della convenzione, ha investito una cifra considerevole in macchinari, ha firmato una fidejussione in banca e ha contratto una polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi per coprire il comune da eventuali danni a cose o persone causati durante il servizio. Tutto questo per ottenere tredicimila euro, se poi ci saranno tutti, al posto dei quarantamila dell'appalto, con tre posti di lavoro che vacillano e tutte le conseguenze del caso. «Noi siamo nella condizione di prendere quello che viene, nella congiuntura attuale», ammette con amarezza Cecchin. «Certo è che con questa cifra non riusciamo a fare il giro del nostro personale».  L'ipotesi di concorrere alla gara per la gestione dei servizi cimiteriali soggetti ad una riorganizzazione, così come prospettato alla Dumia dal dirigente settore lavori pubblici, ha fatto trasalire il presidente Cecchin. «Noi diamo una formazione professionalizzante ai nostri ragazzi, sia nel settore dello spazzamento strade che della manutenzione del verde urbano. Chi fa questo mestiere non può improvvisarsi a necroforo, sapendo che bisogna saper fare questo lavoro. Ma nemmeno un necroforo può mettersi a fare, dall'oggi al domani, il taglio di siepi. Per la logica dei risparmi, si arrivano a disconoscere le professionalità, togliendo dignità ai lavoratori».

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